Le politiche giovanili tornano al centro del dibattito politico. Il governo Schifani ha approvato il Piano triennale degli interventi del Fondo per le politiche giovanili 2024-2026, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Nuccia Albano, che prevede risorse pari a 5 milioni di euro.
Un piano volto a “promuovere la partecipazione attiva e lo sviluppo delle competenze dei giovani per facilitare l’istruzione e l’ingresso nel mondo del lavoro e offrire loro spazi e opportunità per renderli protagonisti, garantendo maggiore sostegno e coinvolgimento nella società“.
Una soddisfazione per la commissione politiche giovanili di Anci Sicilia, dopo la delusione per il mancato inserimento nella scorsa Finanziaria dell’emendamento che avrebbe dovuto stanziare risorse per il servizio “Informagiovani”, regolarmente attivo, dal valore di due milioni di euro. Il dialogo con la politica regionale si intensifica, la V commissione dell’Ars ha audito Anci per discutere sul ruolo strategico del servizio per i comuni siciliani e affrontare il tema delle politiche giovanili.
Durante l’incontro, la delegazione di Anci Sicilia composta dal presidente Paolo Amenta , dal segretario Mario Alvano, dal coordinatore della commissione Politiche Giovanili Simone Digrandi, dall’esperto dell’associazione dei comuni siciliani Francesco Di Giovanni e dall’assessore alle Politiche Sociali del comune di Caltanissetta Ermanno Pasqualino, ha sottolineato l’importanza di approvare una norma che incentivi il servizio “Informagiovani” all’interno della legge regionale sulle politiche giovanili del 2019, con l’obiettivo di offrire strumenti concreti di supporto ai giovani del territorio.
“Siamo stati in V commissione parlamentare dove abbiamo consegnato un emendamento aggiuntivo al disegno di legge 738“, spiega il coordinatore Simone Digrandi. “Dopo settimane di interlocuzione, la nostra proposta di emendamento alla finanziaria di dicembre – che non era arrivata in aula – è stata ora proposta portandola, con la piena condivisione, alla commissione parlamentare Cultura, Formazione e Lavoro. I componenti hanno manifestato interesse su questo percorso, posto domande, condivisa l’esigenza di una sinergia reale per fare nascere in modo concreto in più comuni siciliani possibili gli Informagiovani che, così come è già accaduto per esempio da noi, se gestiti in una modalità concreta sia online che offline, sono diventati un punto di riferimento per i ragazzi“.
“L’emendamento – continua – prevede che si possano individuare e attrezzare strutture in cui attivare il servizio e migliorare i servizi di informazione e consulenza riguardanti le opportunità formative e lavorative offerte dai territori. Ma non solo: la nostra proposta di legge prevede anche un coordinamento finalizzato alla governance del servizio a livello regionale, alla formazione degli operatori e all’attivazione di una piattaforma per lo scambio delle informazioni tra tutti gli informagiovani, in modo da fornire più opportunità possibili.. Il tutto, integrando quella famosa legge del 2019 mai realmente partita (che ricordo, prevedeva anche proprio una piattaforma regionale, ma anche l’osservatorio regionale sulle politiche giovanili e molto altro). Ci abbiamo voluto provare fino in fondo – conclude – e continueremo a farlo, proseguendo nel chiedere in Regione più attenzione, e concretezza, per i giovani siciliani“.
“Apprezziamo l’attenzione – commentano infine Paolo Amenta e Mario Alvano – del presidente Fabrizio Ferrara e dei deputati presenti e ribadiamo l’urgenza di una visione integrata delle politiche giovanili, che coinvolga lavoro, formazione, attività produttive e politiche sociali. È fondamentale attuare una programmazione regionale efficace, che passi attraverso i Comuni e una rete di amministratori in grado di veicolare informazioni e opportunità ai giovani siciliani”.