Polo oncoematologico di Palermo, sottoscritto il protocollo d’intesa. Schifani: “Altro passo avanti”
Redazione
lunedì 8 Settembre 2025
Prosegue a passi spediti l’iter per la realizzazione del nuovo Polo oncoematologico di Palermo, la struttura d’eccellenza che sorgerà all’interno dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello e offrirà percorsi assistenziali di prevenzione, diagnosi e cura altamente specializzati.
Oggi è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana, Villa Sofia-Cervello, il Politecnico di Milano, la Fondazione Politecnico di Milano e l’Università degli studi di Palermo, con l’obiettivo di dare forma a un percorso condiviso che intrecci visione scientifica e progettualità istituzionale di lungo periodo. Alla firma erano presenti l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, il commissario ad acta degli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello Massimiliano Maisano e la rettrice del Politecnico di Milano Donatella Sciuto. L’intesa rientra nel percorso avviato un anno fa con l’accordo di programma siglato a Roma con il Ministero della Salute e contribuisce a rafforzare il ruolo della Regione nell’area euro-mediterranea per la medicina rigenerativa, le terapie avanzate e la ricerca sanitaria. Il nuovo Polo oncoematologico, finanziato con 240 milioni di euro di fondi ex articolo 20 della legge 67/88 per l’edilizia sanitaria, sarà infatti un’infrastruttura d’avanguardia, con 400 posti letto, concepita per integrare assistenza clinica, ricerca e formazione. Punto nevralgico del progetto sarà la Cell Factory, già in fase avanzata, destinata alla produzione di terapie geniche e Car-T in house.
Renato Schifani
“Il progetto del nuovo Polo oncoematologico di Palermo – dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – rientra nella rimodulazione delle risorse ex art. 20 che il mio governo ha fortemente voluto per garantire alla Sicilia strutture sanitarie moderne, sicure e competitive a livello internazionale. La firma del protocollo di oggi rappresenta un altro passo avanti concreto verso la realizzazione di un centro di eccellenza, capace di coniugare ricerca, innovazione e cura. Con questo investimento di 240 milioni di euro vogliamo consegnare ai cittadini siciliani e all’intero bacino euro-mediterraneo un punto di riferimento per la medicina rigenerativa e le terapie avanzate, rafforzando il ruolo della nostra Regione nel panorama sanitario internazionale“.
La collaborazione istituzionale tra queste diverse realtà consentirà di mettere a sistema esperienze, competenze e prospettive complementari, a partire dalla pratica virtuosa dell’Osservatorio ICT in sanità del Politecnico di Milano e della Fondazione Politecnico di Milano, già riconosciute a livello internazionale per il contributo offerto all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nella redazione delle raccomandazioni per i nuovi ospedali della Regione Europea, raccolte nel documento “Technical Brief – Hospitals of the Future“, competenze che oggi vengono condivise con la Regione Siciliana per accompagnare lo sviluppo del nuovo Polo oncoematologico di Villa Sofia-Cervello, rafforzandone la vocazione euro-mediterranea e il ruolo nella medicina rigenerativa e nelle terapie avanzate.
“La sottoscrizione di questo protocollo d’intesa – aggiunge l’assessore Faraoni – consolida un percorso di collaborazione tra Regione, istituzioni accademiche e centri di ricerca, finalizzato a integrare visione scientifica e pianificazione strategica. Il Polo oncoematologico di Palermo sarà una struttura d’eccellenza del nostro sistema sanitario, in grado di coniugare qualità dell’assistenza, innovazione tecnologica e competitività scientifica, a beneficio dei cittadini e dello sviluppo del territorio“.
Nell’ambito della collaborazione con il Politecnico di Milano, in particolare, il nuovo Polo oncoematologico potrà avvalersi delle competenze dei dipartimenti di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e Ambiente costruito (Dabc) e di Ingegneria gestionale (Dig). L’expertise del Dabc sarà al servizio della definizione dei modelli architettonici e dei layout funzionali, con l’obiettivo di realizzare strutture capaci non solo di rispondere ai bisogni clinici, ma anche di restituire dignità e valore agli spazi di cura. Il Dig, dal canto suo, metterà a disposizione un patrimonio di conoscenze nel campo dell’innovazione digitale, progettando i servizi e le infrastrutture tecnologiche che spaziano dalla telemedicina alla cybersecurity, fino all’integrazione dei dispositivi medici e alla gestione intelligente dei dati a supporto della ricerca. Un approccio integrato che tiene insieme avanguardia tecnologica e umanizzazione dell’ospedale, proiettando il progetto verso i modelli di sanità del futuro.
“Con questo progetto – afferma la rettrice del Politecnico di Milano Donatella Sciuto – mettiamo a disposizione del nuovo Polo oncoematologico di Palermo le competenze che abbiamo maturato in ambito architettonico, digitale e organizzativo, con l’obiettivo di realizzare una sanità sempre più innovativa e sostenibile. È un’iniziativa che testimonia come la ricerca e la tecnologia possano diventare patrimonio condiviso del Paese, unendo esperienze e professionalità dal nord al sud per costruire insieme modelli ospedalieri all’avanguardia e realmente vicini ai cittadini“.
Ottenuto un finanziamento di oltre 200 mila euro proveniente dallo stanziamento della legge 433 del 1991 ad oggi rimasto inutilizzato che servirà a recuperare il campanile e il tetto fatiscenti della chiesa del SS.Redentore in contrada Quartarella a Modica.
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