“Apprendiamo con stupore che l’Assessore Giusto Catania oggi non sarà presente al sopralluogo per verificare le condizioni del Ponte Oreto, sul quale sono state evidenziate criticità significative che pongono un serio pericolo per la incolumità pubblica.”
Lo scrive l’Associazione ESC. “Chiediamo di conoscere quali siano i “pregressi impegni” comunicati dalla segreteria dell’Assessore di rilevanza superiore a quella della sicurezza dei cittadini, e anche il motivo del così poco preavviso, appena poche ore, nonostante la convocazione formale risalga la 27 marzo scorso. Trasparenza e responsabilità, in modo che i cittadini possano valutare in che ordine viene posta la loro sicurezza nell’agenda assessoriale”.
GELARDA: “PALERMO TAGLIATA IN DUE”
“Calano come un macigno, ma sono tutt’altro che inaspettate le parole dei tecnici della città storica sul ponte Oreto – dichiara Igor Gelarda il capogruppo della Lega a Palermo. – Tecnici che vorrebbero addirittura la chiusura totale del ponte per la riduzione dei pericoli di pubblica incolumità, ma “ove non fosse possibile” alcune limitazioni importanti. Già una relazione del 2002, dell’università di Palermo, parlava del rischio di crolli localizzati della struttura. In questi 19 anni non è stato fatto praticamente nulla, e quindi la situazione è nettamente peggiorata.
Non esiste neanche un progetto esecutivo fatto in tutti questi anni dall’amministrazione comunale. Più volte sono intervenuto denunciando la precarietà di questo ponte e il pericolo per pedoni e automobilisti. Oggi, finalmente, anche se con enorme ritardo il sindaco Orlando si vede costretto a cominciare i lavori per mettere in sicurezza il ponte. Tutto ciò significherà il caos in quella zona che si aggiunge a ciò che abbiamo nel resto della città.
I marciapiedi verranno inibiti ai pedoni, la carreggiata quasi dimezzata e impedito il transito ad autobus e agli autocarri con più di 35 quintali (oggi il limite è 19 tonnellate!!). Vero è che secondo il Comune ci sono già i soldi per i lavori, ma la contestuale riduzione del transito al Ponte Corleone, l’impossibilità di passaggio di mezzi pesanti sul ponte in via Messina Marine, i lavori in via Crispi e via Roma, la chiusura di viale Regione all’altezza di via Principe di Paternò fanno sì che Palermo è ormai tagliata in due. Con buona pace degli automobilisti e di chi ha fatto diventare Palermo la città più trafficata d’Italia. I palermitani sono prigionieri di un gruppo di persone politicamente inadatte a gestire la città. E anche se andranno via tra un anno i danni fatti ai palermitani, purtroppo, li pagheremo per tantissimo tempo”.