In questo momento, ma non è detta l’ultima parola, i sindaci di Messina e Villa San Giovanni non potranno partecipare alle riunioni del Cda della Stretto di Messina. E’ la conseguenza della bocciatura in sede di Commissioni congiunte Ambiente e Trasporti alla Camera dell’emendamento presentato dal deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo che prevedeva per l’appunto la partecipazione dei due sindaci a riunioni che incideranno sul territorio in modo notevole.
Il decreto Ponte, sul quale il governo Meloni chiederà il voto di fiducia è in fase di conversione in legge e la prossima settimana Camera e Senato dovranno esprimersi definitivamente.
“La decisione di bocciare il nostro emendamento sulla partecipazione dei sindaci di Messina e Villa San Giovanni ai lavori del Consiglio di Amministrazione ‘Società Ponte sullo Stretto’ è un fatto molto negativo – ha commentato Gallo – Mi auguro che il Governo ci ripensi, perché pensare di costruire un’opera di quelle dimensioni ed impatto tenendo all’oscuro le istituzioni dei territori interessati non è indice di buon senso.”
Gallo ha sottolineato come il decreto Ponte in questo momento appaia come una norma volta esclusivamente a riesumare la società Stretto di Messina messa in liquidazione nel 2012 dal governo Monti.
“Sulla costruzione del Ponte –prosegue Gallo – non siamo neanche alla dichiarazione d’intenti e i messinesi sono giustamente diffidenti di chi, per decenni, ha fatto promesse rimaste tutte sulla carta. Vorrei ricordare come per la costruzione del nuovo ponte Morandi a Genova il sindaco della città venne, come era giusto, nominato commissario dal Governo. Qui chiediamo semplicemente d’invitare i sindaci alle riunioni del consiglio di amministrazione e si adduce come motivazione di non voler creare dei precedenti. Mi sembra una argomentazione molto debole”.
Il parlamentare ha annunciato che ripresenterà l’emendamento in Aula con l’obiettivo di far capire al governo che si tratta solamente di una scelta di buon senso