Alla fine la “fumata bianca” tanto attesa è arrivata e non a caso qualche cittadino messinese ha postato sui social network un eloquente: “habemus porto“.
E’ stato firmato, infatti, qualche ora fa a Palazzo Zanca il contratto di affidamento dei lavori per la realizzazione della piattaforma logistica intermodale, con annesso scalo portuale, alla ditta Coedmar, impresa che da anni è impegnata nel settore realizzando ponti, opere stradali, banchine portuali, impianti di bonifica e ripristini ambientali.
All’appuntamento per la firma e sottoscrizione degli accordi c’erano il sindaco, Renato Accorinti; l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola; il segretario generale/direttore generale del Comune di Messina, Antonio Le Donne; il commissario straordinario dell’Autorità portuale di Messina, Antonino De Simone; e i vertici della Coedmar. A 4 anni dall’ ultima sentenza del consiglio di Stato, dunque, è arrivata la firma del contratto per la costruzione del porto di Tremestieri. Un appalto da 72 milioni nato con il progetto preliminare nel 2008. Le opere potrebbero partire adesso entro la fine dell’anno. La “parola d’ordine” è quella di evitare che i Tir siano costretti ad attraversare il centro di Messina, come sino ad ora invece è avvenuto.
“Finalmente siamo arrivati alla svolta che volevamo e che abbiamo inseguito, credendoci anche a dispetto delle difficoltà e di una tempistica che è stata lunga e complessa. L’obiettivo alla fine è stato centrato e sarà una novità molto importante per Messina e per i messinesi“, ha evidenziato Accorinti.
Si tratta di un investimento finanziariamente corposo (come detto 72 milioni) e ambizioso in termini strategici per la realizzazione di un’opera che punta a rivisitare e rendere più fluida la viabilità e la vivibilità del territorio della Città dello Stretto. La ditta aggiudicataria, Coedmar, avrà a disposizione 75 giorni per presentare il progetto, dopodiché, una volta ricevute le approvazioni del Genio Civile Opere Marittime e del Genio Civile, potrà procedere con i lavori che dureranno 2 anni e 4 mesi.
“Un passaggio fondamentale è arrivato a compimento e si potrà realizzare un’infrastruttura che inciderà in modo significativo sulla crescita e sullo sviluppo della città – ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici Sergio De Cola -. E’ il coronamento di un lavoro fatto tutti insieme – spiega De Cola -, con l’Autorità Portuale e la Regione siamo arrivati al traguardo. Va detto grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo risultato importantissimo per la città. Il futuro di Messina inizia da qui. Non abbiamo mai perso la fiducia di superare anche le difficoltà e pervenire al raggiungimento dell’obiettivo e alla fine ce l’abbiamo fatta. Indubbiamente stiamo stati guardati con benevolenza dal Ministro Graziano Delrio, che ha mantenuto gli impegni e che ha dato un segnale forte a Messina e ai messinesi, rendendo possibile la realizzazione di questa opera“.
“Il porto di Tremestieri determinerà una svolta sotto molteplici aspetti – ha aggiunto De Cola -, in primis andando a liberare la città dai tir e ciò significa niente più inquinamento ed invece più sicurezza. Nel tempo si sono registrati tanti incidenti mortali dovuti ai tir che andavano ai traghetti. Siamo di fronte ad una prospettiva di sviluppo infrastrutturale che candida Messina, a pieno titolo, tra le realtà del Mezzogiorno che si adoperano per avere una logistica moderna e funzionale, d’avanguardia, nel contesto del sistema dei trasporti. Posso anche aggiungere che delle compagnie straniere hanno già contattato il Comune e hanno chiesto quando potra essere pronto il porto“.
Anche le parti sindacali plaudono all’avvenuta firma del contratto di affidamento dei lavori, ed in particolare si mostra soddisfatta Fast Confsal e Ugl e per i rispettivi rappresentanti che in questi anni hanno sostenuto il progetto, insieme ai lavoratori. “Una vittoria che appartiene alla città – affermano i sindacati – che avrà in dotazione un’infrastruttura moderna, che guarda al futuro e, soprattutto, verso le nuove generazioni sia in termini occupazionali che di benessere del territorio“.