“A Pozzallo 48 famiglie con disabili e bambini sono state sfollate con urgenza da tre immobili a rischio crollo sotto la gestione dell’Istituto autonomo case popolari e la Regione, al cui controllo l’Iacp è sottoposto, non ha mosso un dito per fare fronte all’emergenza, serve un intervento immediato della Protezione civile“. A lanciare l’allarme è il deputato dem Nello Dipasquale che nelle scorse ore ha inviato un sollecito urgente al presidente della Regione Renato Schifani.
Nelle scorse ore a Pozzallo è scoppiata un’emergenza abitativa. Davanti al serio rischio di crollo di tre palazzi situati nel Piazzale Italia del Comune in provincia di Ragusa il Sindaco Roberto Ammatuna dietro input della Prefettura ha emesso un’ordinanza urgente di sgombero degli edifici. Le famiglie si sono trovate così senza un tetto da un giorno all’altro.
“Le palazzine sono in condizioni strutturali molto gravi, vanno demolite e ricostruite, ed è – spiega Dipasquale – una situazione ben nota dato che nel 2017 ero riuscito a trovare un finanziamento di 3,5 milioni di euro per la ristrutturazione. Questi soldi purtroppo sono andati persi a causa dell’impossibilità di realizzazione del progetto“.
La situazione adesso si è fatta insostenibile e altamente rischiosa da qui l’ordinanza di sgombero. “Se chiediamo che sia fatta luce sulle responsabilità, questo è il momento di fare fronte all’emergenza“, dice Dipasquale che aggiunge: “Lunedì abbiamo avuto una riunione presso lo Iacp e il presidente della Regione ha garantito, attraverso dei suoi rappresentanti, un pronto intervento. Nulla dopo tre giorni è avvenuto. La Regione – continua – ha lasciato solo il Comune di Pozzallo che sta provando a provvedere all’individuazione di alcune soluzioni, con le limitate risorse a sua disposizione. La Regione non può lavarsi le mani e deve intervenire. Sia perchè l’immobile è di competenza di un ente regionale sia per le chiare esigenze di Protezione civile. Ogni ulteriore ritardo – conclude Dipasquale – sarà non solo un forte segno di disattenzione ma anche una grave responsabilità che perseguiremo presso tutte le autorità competenti“.