Massiccia l’adesione all’avviso regionale per gli interventi di contrasto alla siccità, emanato dal commissario delegato all’emergenza idrica per l’agricoltura, Dario Cartabellotta. Sono oltre 3200 le istanze presentate per ottenere i contributi a fondo perduto, domande inviate dai singoli agricoltori, interventi per la crisi idrica, con pozzi trivellati, laghetti, pompe sommerse e gli impianti di irrigazione.
Sono già aperti al momento alcuni cantieri per la trivellazione di nuovi pozzi, a Caltabellotta, al campo Favara di Burgio e in contrada Zacchia, a Prizzi. In corso, invece, nuove ricerche idriche sul monte Carcaci fra Prizzi e Castronovo, nel Palermitano. Saranno complessivamente 93 Comuni serviti da Siciliacque, compresi nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani, per un bacino di circa 850 mila residenti.
Un ulteriore aiuto alle aziende in grossa difficoltà. La dotazione finanziaria dell’avviso è di 17,5 milioni di euro. Il governo regionale ha già approvato in giunta il disegno di legge di Stabilità, che prevede un ulteriore stanziamento di 20 milioni di euro, provvedimento che a breve dovrà essere attuato.
“Gli imprenditori potranno quindi avviare i lavori che riguardano la realizzazione di nuovi pozzi o la sistemazione di quelli esistenti, ed avere così l’acqua necessaria per far fronte alle esigenze delle proprie aziende“, aveva dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, qualche mese fa. “Si tratta di un ulteriore sostegno a favore degli agricoltori, categoria che più di tutte sta soffrendo la grave emergenza idrica che ha colpito la Sicilia. Siamo intervenuti stanziando centinaia di milioni e mettendo in campo aiuti diretti, come quelli al settore vitivinicolo e il bonus fieno. In precedenza, abbiamo emanato bandi per il miglioramento delle infrastrutture irrigue anche in ottica preventiva e per incentivare la razionalizzazione dell’uso dell’acqua. Il mio governo è fortemente impegnato ad aiutare un comparto fondamentale per l’economia siciliana e continueremo a farlo”.
La Sicilia è l’unica regione d’Italia e tra le poche d’Europa in zona rossa per carenza di risorse idriche. Necessitano degli interventi strutturali che possano realmente dare una risposta concreta agli agricoltori. Le ricerche hanno dimostrato che il nostro sottosuolo è ricchissimo di acqua, basta solo trovare il modo di portarla in superficie.
“Ringrazio di cuore il Presidente Schifani ed il Dirigente Generale dell’Assessorato, Dario Cartabellotta, per l’impegno e l’interesse mostrati verso quello che è uno dei settori trainanti della nostra economia”.
Ad oggi c’è però la necessità, specialmente per ciò che riguarda i pozzi trivellati, quasi 1200 al momento, di avere il decreto di finanziamento per ogni singola azienda, decreto necessario per poter chiedere al genio civile l’autorizzazione allo scavo e l’effettiva realizzazione del pozzo stesso.
E’ stata messa in campo una task force proprio per andare ad espletare i singoli decreti per ogni azienda. Sono tantissime in Sicilia.
“Inizia la corsa per poter realizzare questi pozzi prima dell’estate, prima che si presenti qualsiasi emergenza. Una vera e propria corsa contro il tempo per avere il decreto di finanziamento singolo, la richiesta al genio civile, la realizzazione del pozzo e la messa in opera“, così dichiara il presidente della Commissione Affari Istituzionali, Ignazio Abbate.
“Sono fiducioso che tutto questo avvenga, il direttore Cartabellotta ha messo su una task force per poter iniziare i lavori il prima possibile“.