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L'accordo

Province, il ddl ritorna in I commissione: all’Ars si procede con la norma “Salva ineleggibili”

mercoledì 31 Gennaio 2024

Scommesse azzerate e tutto da rifare. Come volevasi dimostrare. Alla fine della scorsa settimana la profezia di uno dei big di Sala d’Ercole era stata netta: “Di questo passo senza manager e senza salva ineleggibile non si approva nessuna riforma”. Peccato che i pari grado del big anonimo non si siano fidati del suo oracolo. La vista lunga nella coalizione si è offuscata tutta d’un tratto.

La riforma delle Province  infatti oggi è stata rinviata in commissione Affari istituzionali, per approfondire alcuni aspetti del testo con l’impegno di riportarla a Sala d’Ercole la prossima settimana. All’Ars, nella seduta di oggi  pomeriggio, si andrà avanti col secondo punto all’ordine del giorno, il disegno di legge d’interpretazione autentica di due nome regionali, il cosiddetto salva-ineleggibili. (CLICCA QUI)

E’ questa la sintesi trovata nel corso del vertice di maggioranza convocato stamattina dal presidente della Regione Renato Schifani dopo le fibrillazioni di ieri tra FdI da una parte e Fi, Dc e Lega dall’altra. (CLICCA QUI).

Gli uffici dell’Ars hanno spiegato che non si poteva riproporre l’inversione dei punti all’ordine del giorno secondo il principio del ne ibis in idem, in forza del quale non ci si può esprimere due volte sulla stessa azione, se si è formata la cosa giudicata: ieri la richiesta di FdI di invertire i due punti all’ordine del giorno era stata respinta col voto d’aula. “La sintesi è stata trovata grazie alla grande capacità di mediazione del presidente Schifani”, ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Stefano Pellegrino.

La vera incognita, secondo molti, che viene ancora sottovalutata, rimane, al netto di ogni accordo politico, l’impugnativa che rischia di piombare potenzialmente tra un paio di mesi a piedi uniti sui partiti che si preparano a fare le liste per le elezioni Provinciali.

Intanto si riparte con un’ulteriore settimana di riflessione.

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