L’ingresso di Palermo Capitale della Cultura 2018 si apre con un importante riconoscimento ad una realtà culturale simbolo della città.
Il premio Icom – Italia, che riconosce il Museo dell’anno, conferito dalla sezione italiana dell’International council of museum è stato assegnato al “Museo delle marionette Antonio Pasqualino“.
Il riconoscimento è considerato l‘equivalente del premio Oscar cinematografico per le realtà museali.
I parametri che l’ente pone per partecipare alla selezione non sono affatto irrilevanti: in primis viene tenuto conto del rispetto del codice etico, seguono le raccomandazioni dell’Unesco e il riconoscimento degli standard precisi che caratterizzano un museo. A questi si aggiungono: la ricerca scientifica, la qualità dell’offerta culturale, la continuità nell’attività e una valutazione complessiva dell’ultimo quinquennio.
La risposta del Museo, fondato nel 1975 da Antonio Pasqualino, medico e antropologo, e dalla moglie Janne Vibaek, antropologa danese, ha trionfato sugli altri importanti concorrenti, tra mostre organizzate non solo Italia (circa una quarantina) e iniziative a vario titolo, seminari, conferenze e incontri.
Il Museo, nato all’inizio semplicemente come frutto della collezione privata dei coniugi Pasqualino, oggi custodisce non solo pupi e oggetti di teatro siciliani, ma anche maschere, strumenti musicali, video e documenti provenienti da ogni parte del mondo, tra cui Africa, Giappone, India e Bali,Vietnam e Polonia.
La notizia del premio è stata accolta con molto entusiasmo da Janne Vibaek Pasqualino: “Sono molto felice di essere riuscita a proseguire l’impegno intrapreso insieme ad Antonio, e ringrazio tutto lo staff che ci è stato vicino anche in momenti difficili. E un pensiero va anche agli amici che hanno creduto subito in questo museo, come Nino Buttitta, Piersanti Mattarella, Alberto Bombace, Francesco Agnello”.
E anche da Rosario Perricone, direttore del museo: “Riceviamo con grande entusiasmo e onore questo prestigioso riconoscimento che premia il lavoro svolto con impegno, passione e perseveranza negli oltre quarant’anni di attività del Museo. La giuria e a Icom hanno avuto la sensibilità di intercettare le molteplici sfaccettature di una istituzione impegnata su diversi fronti, convinta che tradizioni popolari e patrimonio culturale immateriale possano felicemente coniugare identità e apertura verso il nuovo, l’oggi, l’altro. Siamo una istituzione culturale, aperta alla città e alla contemporaneità dell’agire, e alle difficoltà economiche abbiamo risposto moltiplicando le nostre offerte“.
Ecco, infine, la motivazione del premio proclamata ieri da Tiziana Maffei, Presidente Icom Italia: “II Museo sa valorizzare allo stesso modo il patrimonio materiale e quello immateriale. In una città fortemente turistica e ricca di storia il Museo sa attrarre numerosi tipi di pubblico con una collezione originale e programmi di qualità. Gli importanti riconoscimenti Unesco, le collaborazioni internazionali e la viva partecipazione della comunità palermitana hanno da anni segnalato questo museo come uno dei più amati e meravigliosi musei italiani. Un pubblico vasto e appassionato è legato agli spettacoli organizzati frequentemente dal museo e ai laboratori per i ragazzi. Accessibile a tutti i visitatori, impressiona per la indimenticabile bellezza delle esposizioni”.