Presentata oggi ufficialmente la nuova squadra di governo regionale nata dalla scissione di Matteo Renzi dal Pd.
Italia Viva sbarca a Palazzo dei Normanni con 4 deputati: due provenienti da Sicilia Futura (Edi Tamajo e Nicola D’agostino) due dal Pd (Giovanni Cafeo e Luca Sammartino). Il capogruppo all’Ars sarà il catanese D’Agostino.
Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre che i 4 alfieri del nuovo gruppo parlamentare, la senatrice Valeria Sudano e il coordinatore nazionale del neo partito Ettore Rosato.
“Italia Viva rimane all’opposizione del governo Musumeci ma aperta al dialogo“. Afferma Nicola D’Agostino, neo capogruppo di Iv all’Ars. “Non è una operazione di Palazzo o di potere ma una operazione politica che parte dalla base, dai cittadini – ha aggiunto D’Agostino – Per farlo dobbiamo dimostrare il gioco di squadra e rifuggire giochi vecchi“.
Giovanni Cafeo ha aggiunto: “Da oggi parte un lavoro duro, non abbiamo soluzioni ma la consapevolezza di fare squadra nel territorio. La proposta che sta nascendo in tutto il territorio non poteva non partire dall’Assemblea siciliana – ha proseguito Sammartino – La politica negli ultimi anni non ha saputo interpretare le esigenze dei cittadini. Le riforme in questo Parlamento si possono fare, noi rappresenteremo un dialogo costruttivo con le forze di maggioranza. Sarà una occasione non di riposizionamento politico ma di rilancio di un progetto per il Sud”.
“Siamo qui per lanciare una innovazione politica, dimostreremo di essere un partito diverso e inclusivo: in primo piano ci saranno gli amministratori. Noi siamo innamorati di questa terra, la Sicilia ha una straordinaria potenzialità che noi vogliamo esercitare“. Così il responsabile organizzativo di Italia Viva, Ettore Rosato si rivolge ai giornalisti. “Vogliamo costruire un luogo di aggregazione politica aperto ai tanti professionisti e ai tanti giovani siciliani, occupando uno spazio politico che oggi nella scheda non c’è”. “Noi cerchiamo sintonia non sulle sigle ma sulle radici culturali e sulle prospettive. Noi siamo disorganizzati volutamente, per dimostrare che siamo un cantiere in costruzione. La nostra non è una porta aperta ai sovranisti, stiamo costruendo una casa ma non è una casa per tutti, non tiriamo per la giacchetta nessuno“.
Rincara la dose sul territorio siciliano, Edi Tamajo: “La nostra scelta è una scelta fatta in modo responsabile. Vogliamo intercettare un mondo riformista cattolico, liberare, staccandoci dai sovranisti e dalle strumentalizzazioni di massa. Cercando di coinvolgere il più possibile amministratori, partecipando in maniera attiva a questo progetto”.
Infine Luca Sammartino afferma che il partito: “vuole essere un momento di rilancio all’Ars. Sabato 16, lanceremo la struttura di partito a Catania. La nostra proposta affronta temi in maniera collegiale ascoltando i territori e i possibili comparti che vivono nel silenzio delle istituzioni. Le riforme in questo parlamento si possono fare, noi rappresenteremo un dialogo costruttivo all’interno dell’opposizione e se vorranno anche nella maggioranza“.
Durante la conferenza stampa i deputati regionali hanno risposto alle domande dei giornalisti in merito al taglio dei vitalizi riforma rifiuti e voto segreto fortemente voluto dal presidente Musumeci.
Risposte che hanno evidenziato teoricamente la linea politica oppositiva con il governo regionale.