Isnello, affascinante borgo incastonato tra i monti delle Madonie, si prepara a raccontare una nuova storia di rinascita e di comunità. Si chiama “Itinera” il progetto che sta cambiando il volto del paese e che venerdì 10 ottobre verrà presentato in conferenza stampa al Comune, alla presenza del sindaco Marcello Catanzaro e, in collegamento video, dello scrittore e attivista Jacopo Fo, figlio del premio Nobel Dario Fo.
Un’iniziativa che intreccia cultura, identità e partecipazione, e che si inserisce nel più ampio percorso di rigenerazione dei borghi interni siciliani sostenuto dal PNRR – Bando Borghi del Ministero della Cultura.
Il progetto nasce dall’idea di restituire centralità alle comunità attraverso la cultura e la cura degli spazi condivisi. Un luogo vivo, pensato come officina di idee, in cui cultura, artigianato e innovazione potranno dialogare.
“Itinera”, dal latino camminare insieme, è una filosofia di comunità: il progetto coinvolge cittadini, associazioni, scuole e imprese locali, non solo per recuperare un edificio, ma per riattivare il tessuto sociale e dare ai giovani una prospettiva concreta per restare e contribuire alla vita del borgo. La conferenza dell’8 ottobre rappresenta dunque un momento simbolico e concreto: il sindaco Catanzaro illustrerà obiettivi, risultati e prospettive, mentre Jacopo Fo offrirà una riflessione sul valore della cultura come energia civile e collettiva.
Itinera non è solo un progetto architettonico o culturale, ma un atto di fiducia nella possibilità di ricominciare insieme, e la partecipazione di Fo conferma che anche un piccolo borgo può diventare laboratorio di idee per tutta l’Italia.
Il progetto Itinera: cultura, comunità e una Stonehenge nel cuore delle Madonie
Itinera – Isnello in Movimento, è un progetto che punta a trasformare un piccolo borgo di montagna in un laboratorio di cultura, innovazione e partecipazione civica. Promosso dal Comune di Isnello, in provincia di Palermo, e finanziato dal Ministero della Cultura nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Bando Borghi, Linea B, il progetto è un esempio concreto di come la rigenerazione culturale possa diventare strumento di sviluppo locale e contrasto allo spopolamento.
Con un investimento complessivo di circa 1,344 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori 645.664 euro del Bando “Piccoli Borghi”, Itinera mira a restituire nuova vita al centro storico e a ricucire il legame tra territorio e comunità.
Il cuore pulsante dell’iniziativa è la riqualificazione dell’ex Palazzo delle Poste di Piazza Mazzini, che sarà completamente trasformato in un centro polifunzionale aperto alla cittadinanza e ai visitatori.
Al suo interno nasceranno il Museo “Trame del Filo”, dedicato alla tradizione tessile sacra e al corredo artigianale madonita, spazi di coworking e un infopoint turistico, oltre ad aree per laboratori, eventi e incontri culturali. Un progetto che unisce memoria e futuro, restituendo alla popolazione un luogo simbolico e condiviso.
La cooperativa di comunità, la partecipazione dal basso e la “Stonehenge” delle Madonie
Itinera si distingue per un approccio fortemente partecipativo: fin dall’avvio, nel 2022, il Comune ha scelto di coinvolgere cittadini, associazioni e realtà locali attraverso assemblee pubbliche e tavoli di co-progettazione.
Questo metodo ha portato alla creazione di una cooperativa di comunità, chiamata a gestire gli spazi e le attività del centro polifunzionale, in modo che la cultura non resti solo patrimonio da esporre, ma diventi bene comune da condividere.
Le collaborazioni con associazioni come BitMup e South Working hanno permesso di strutturare percorsi di confronto e inclusione, con l’obiettivo di creare un modello di sviluppo locale sostenibile e replicabile. In un’epoca in cui molti piccoli centri lottano contro l’abbandono, Isnello sceglie dunque la strada della partecipazione, della creatività e della cultura come antidoto allo svuotamento e all’isolamento.
FOTO GALLERY DI ALCUNI INCONTRI DEL PROGETTO ITINERA
Tra le idee più visionarie del progetto c’è la realizzazione di un osservatorio simbolico ispirato a Stonehenge, ideato dallo scrittore e attivista Jacopo Fo, che partecipa al progetto in qualità di promotore culturale. L’opera, pensata come un cerchio di pietre orientate secondo l’asse solare, unirà scienza, spiritualità e memoria collettiva, valorizzando la vocazione astronomica del territorio, già sede di importanti iniziative legate all’osservazione del cielo.
La “Stonehenge di Isnello” non sarà solo un’installazione artistica, ma un punto di incontro tra turismo scientifico, ricerca e riflessione interiore, capace di attrarre visitatori interessati all’astronomia, all’arte e al paesaggio madonita. Un modo per guardare il cielo con occhi nuovi, per restituire senso alla comunità e alla meraviglia che abita nei luoghi più piccoli.
Gestione dei fondi e tempistiche di realizzazione
Il Comune di Isnello ha istituito una struttura di progetto dedicata, incaricata della gestione dei fondi e del monitoraggio delle attività. Tutte le procedure seguono le linee guida del PNRR, garantendo trasparenza e rendicontazione pubblica tramite il portale OpenPNRR.
L’avvio dei lavori risale al 2022 e la conclusione delle attività è prevista entro il 2026, in linea con le scadenze ministeriali. Le principali fasi operative comprendono la ristrutturazione del Palazzo delle Poste, la costituzione della cooperativa di comunità e la realizzazione dell’osservatorio simbolico, con un calendario progressivo di aperture e iniziative culturali già previste nei prossimi mesi.
Obiettivi e impatti sul territorio
L’ambizione di Itinera non è solo architettonica, ma profondamente sociale. Tra gli obiettivi principali:
- Rivitalizzare il centro storico, restituendo spazi di incontro e partecipazione ai cittadini.
- Sostenere l’imprenditorialità giovanile, offrendo nuove opportunità di lavoro legate al turismo e ai servizi culturali.
- Valorizzare il patrimonio materiale e immateriale, a partire dalle antiche tradizioni tessili.
- Stimolare il turismo culturale e scientifico, con percorsi esperienziali e attività educative.
- Promuovere coesione sociale e senso di appartenenza, attraverso la gestione collettiva degli spazi.
Un modello per i borghi italiani
Con un investimento complessivo di quasi due milioni di euro, Itinera rappresenta oggi uno dei progetti di rigenerazione più significativi delle Madonie. La sua forza sta nella combinazione tra innovazione e radici, tra infrastruttura materiale e capitale umano. Isnello si presenta così come un laboratorio di resilienza e creatività, capace di mostrare che i borghi italiani non sono solo luoghi da preservare, ma spazi dove il futuro può essere immaginato e costruito insieme.
La presentazione ufficiale del progetto Itinera, in programma venerdì 10 ottobre, rappresenta molto più di una semplice conferenza stampa. A Isnello, la riqualificazione dell’ex Palazzo delle Poste non è solo un intervento architettonico, ma un vero e proprio laboratorio di comunità, dove ogni cittadino può sentirsi parte di un percorso condiviso. Sarà il sindaco Marcello Catanzaro a guidare l’incontro, raccontando le tappe fin qui percorse e le opportunità ancora da cogliere, mentre lo scrittore Jacopo Fo, in collegamento video, porterà una riflessione originale sul ruolo della cultura, dell’arte e della partecipazione civile come strumenti concreti di rinascita dei borghi italiani.
Link per collegarsi alla conferenza di venerdì 10 ottobre: clicca sul link: https://meet.google.com/ret-gnhd-iix
In esclusiva ilSicilia.it ha intervistato lo scrittore Jacopo Fo e il sindaco Marcello Catanzaro per descrivere e tratteggiare gli obiettivi principali dell’iniziativa Itinera e degli impatti sulla comunità e il territorio di Isnello.
Intervista al sindaco Marcello Catanzaro

-Sindaco, “Itinera” è un progetto che nasce per rigenerare non solo spazi fisici, ma anche legami comunitari. In che modo il Comune ha coinvolto la cittadinanza e le associazioni locali nella costruzione di questa visione collettiva di sviluppo?
Il Progetto ITINERA si ripropone di rigenerare il borgo di Isnello tramite iniziative e progetti di riqualificazione urbana ma anche il recupero di tradizioni e attività culturali che identificano la Comunità di Isnello. Allo stesso modo, tante sono anche le iniziative e le progettualità che guardano al futuro traendo spunto da ciò che in questi anni è stato già avviato; penso per esempio alla osservazione del cielo, piuttosto che alla riqualificazione del Sentiero Geologico”.
“Nel corso di questi anni sono stati organizzati diversi momenti di incontro e di coinvolgimento della cittadinanza, delle Associazioni e dei giovani al fine di promuovere e avviare la realizzazione del progetto ITINERA. In particolare, mi riferisco alle iniziative di incontro e formazione promosse dalla Società EU Consulting , partner del progetto. Come pure a corsi di start upper rivolti ai giovani madoniti e ad un percorso di coinvolgimento, tutt’ora in corso per la costituzione di una cooperativa di comunità. Sono iniziative ancora attuali, una delle quali, inoltre, è appunto quella stiamo avviando con Jacopo Fo.
-Crede che progetti come Itinera possano diventare una risposta concreta allo spopolamento dei borghi interni siciliani e nello specifico quelli madoniti?
“I progetti promossi dal Ministero sui piccoli borghi sono delle iniziative importanti, certamente. Ad Isnello questo progetto ha generato otto nuove attività di impresa. Un dato importante nell’ottica della rigenerazione complessiva. Ritengo tuttavia, che questo investimento da solo non basta. Per poter immaginare un futuro possibile in questi luoghi, è necessario che vengano potenziati i servizi e che si provveda ad un investimento complessivo sulle aree interne. Dare l’opportunità di sostenere nuove iniziative senza al contempo garantire i servizi essenziali quali i trasporti, la viabilità e la sanità, significa non sfruttare al meglio risorse pubbliche che invece vanno bene utilizzate”.
“Allo stesso modo, per arrestare lo spopolamento e invertire la rotta, occorre avviare iniziative vantaggiose di lungo periodo anche nell’ambito della fiscalità. Chi vive e intraprende una attività in questi luoghi, infatti, non può subire lo stesso trattamento di chi vive nelle aree costiere o nei grandi centri urbani. Occorre perciò sviluppare iniziative complessive e sistemiche perché questi sforzi producano siano produttivi”.
-Uno degli elementi centrali di Itinera è la riqualificazione dell’ex Palazzo delle Poste, che diventerà un centro polifunzionale e un punto d’incontro. Quali attività e servizi sono previsti per restituire questo spazio alla comunità?
“La gestione del Palazzo ITINERA , insieme a quella della Nuova Scuola- che seppure realizzata con altri finanziamenti, certamente va messa a sistema, quale elemento di un programma più generale su cui si sta lavorando – sarà la vera sfida per tutti. Il Palazzo ITINERA sarà il centro di riferimento sociale e culturale di Isnello. All’interno sono stati previsti spazi destinati alla socialità, al coworking, spazi culturali. Lì è previsto, infatti, la collocazione del Museo Trame di filo, il punto di informazione del “Qui Parco” del Parco delle Madonie e una libreria dedicata principalmente alle pubblicazione sui parchi, oltre ad una caffetteria”.
“Sarà un centro vivo che dovrà essere gestito in modo da garantire una fruibilità per l’intera giornata, aperto a chiunque vorrà visitare Isnello e le Madonie”.
-Guardando al futuro, quali ricadute sociali ed economiche prevede per Isnello e il territorio circostante?
“Sono una persona ottimista. Sono convinto che questi luoghi avranno tanto da dire ancora. Quanto si sta facendo in questi anni, le idee che si stanno portando avanti, gli investimenti già fatti e in corso di realizzazione, principalmente incentrati sulla cultura, daranno i risultati sperati. Le risorse culturali e naturalistiche di questo territorio rappresentano delle opportunità concrete di rigenerazione anche per Isnello. Certamente occorre sostenere e stimolare l’iniziativa giovanile, ma cosa più importante occorre potenziare e garantire i servizi. Questo aspetto, su cui insisto sempre, è fondamentale. E’ la mia preoccupazione maggiore. Perché sono ambiti gestiti da altri Enti, sui quali pertanto occorre esercitare una attività di sollecito e di richiamo costante e determinata. Il loro funzionamento non dipende dagli enti locali”.
“Noi Sindaci ce la mettiamo tutta, proviamo ad inventarci l’impossibile per andare avanti, ma senza la garanzia dei servizi tutto diventa molto relativo. Se, per esempio, non si potenzia e rinnova l’assistenza sanitaria, ad andare via non saranno più soltanto i giovani, ma con loro andranno via anche i genitori anziani che qui non trovano l’adeguato sostegno. L’impegno nostro è massimo e sono convinto che la spunteremo”.
Intervista allo scrittore Jacopo Fo

-Signor Fo, lei ha spesso riflettuto sul potere rigenerativo della cultura nei piccoli centri. Cosa l’ha spinta ad accogliere l’invito del Comune di Isnello e quale visione la lega al progetto Itinera?
“Sul lago di Iseo abbiamo costruito insieme a un liceo scientifico un’isola di bottiglie di plastica con filtri, pompe e pannelli fotovoltaici per depurare l’acqua del lago. È stata un’iniziativa che ha avuto un’enorme risposta sui media. Un’altra iniziativa di cui sono orgoglioso è l’organizzazione a GELA di 600 blog individuali gestiti da studenti delle scuole superiori che hanno raccontato quello che li appassionava nella loro vita a Gela. Questi 600 blog hanno avuto un effetto straordinario sulla visibilità di Gela come luogo da visitare”.
“Quando il sindaco di Isnello, Mercello Catanzaro, mi ha proposto di studiare assieme un progetto per sviluppare il turismo sono stato entusiasta”.
-Il progetto parla di “percorsi, trame e opportunità”. Come si intrecciano, a suo giudizio, la creatività e la coesione sociale in un territorio che tenta di reinventarsi attraverso l’arte e la partecipazione civica?
“In Italia e all’estero ci sono molte esperienze che dimostrano che l’arte è capace di coinvolgere i cittadini sia una crescita culturale e un’esplosione di creatività, e quando questo succede un borgo dimenticato può diventare un luogo di attrazione per migliaia di turisti”.
-A Isnello nascerà anche un osservatorio simbolico ispirato a Stonehenge, un luogo che unisce scienza e spiritualità. Come interpreta questo gesto di connessione tra cielo, terra e comunità?
“Il nostro progetto è ambizioso: costruire un osservatorio astronomico dell’età della pietra, reinventato ma realizzato in collaborazione con l’osservatorio astronomico di Isnello, e quindi preciso dal punto di vista astronomico. Ci saranno scanalature nella pietra che inquadrano ad esempio il punto dove il sole tramonta nei solstizi. Visitare questo attrattore turistico e culturale permetterà di fare un viaggio nel passato”.
“Studenti e turisti potranno percepire il grande sforzo che fecero i nostri lontani antenati per comprendere i misteri del cielo e l’alternarsi delle stagioni. Potranno vivere l’emozione di tentare di capire il mondo dove viviamo, in un’epoca che era sprovvista di tecnologie avanzate”.
-Il progetto Itinera, secondo lei, che messaggio vorrebbe lanciare ai borghi italiani che cercano, come Isnello, di ripartire dalla bellezza e dalla conoscenza condivisa?
“È possibile creare un rapporto innovativo tra amministrazione comunale, cittadini e imprese che dia impulso alle strutture turistiche, alle produzioni artigianali e agricole, trovando insieme un racconto che unisca storia, tradizione, cultura e fantasia.
Un mix capace di affascinare, coinvolgere e divertire e far conoscere al grande pubblico, un piccolo borgo con grandi idee”.