Attimi di tensione davanti alla Presidenza della Regione siciliana, a Palermo, dove è in corso un sit-in degli operai della Blutec di Termini Imerese. Sono circa 200 i manifestanti che stanno bloccando la circolazione in piazza Indipendenza e sono in attesa di capire se il governo li riceverà come chiesto da Fim, Fiom e Uilm.
Pochi giorni fa l’inchiesta che ha portato il presidente del CdA, Roberto Ginatta e l’amministratore delegato Cosimo di Cursi agli arresti domiciliari. La società Blutec ha rilevato l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. I vertici sono accusati di malversazione ai danni dello Stato.
“La Regione siciliana nel 2014 – spiega Antonio Nobile della Fim Cisl – aveva firmato un accordo di programma al Mise per effettuare investimenti infrastrutturali con lo scopo di rilanciare il polo industriale di Termini Imerese. Purtroppo delle centinaia di milioni di euro che la Regione si era impegnata a spendere per rilanciare le infrastrutture non è stato investito un centesimo. La Regione siciliana è il primo finanziatore della reindustrializzazione della area di Termini. Da una parte perché il finanziamento erogato da Invitalia di 21 milioni di euro sono soldi della Regione che sono stati mal gestiti da Blutec, mentre dall’altra parte la Regione stessa si era impegnata ad investire sulle infrastrutture, cosa che non ha mai fatto”.
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