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Figuccia: "Voto va scollegato dal Comune di Palermo"

Province, la Lega presenta le liste. Germanà: “Elezioni territoriali, no test per il centrodestra” CLICCA PER IL VIDEO

lunedì 14 Aprile 2025

Le elezioni provinciali sono espressione dei territori. E per questo vanno scollegate dagli equilibri complessivi del centrodestra. E’ questo in sintesi il pensiero del gruppo dirigente della Lega che, questa mattina, ha presentato a Palermo le proprie liste in vista dell’appuntamento del 27 aprile. Ad illustrare la rosa dei prescelti sono stati il segretario regionale Nino Germanà e la segretaria provinciale Sabrina Figuccia. Il Carroccio sarà presente con il proprio simbolo in sette province su nove. A Ragusa e a Siracusa invece la Lega ha deciso di lasciare liberi i propri esponenti, i quali hanno così aderito a liste civiche.

Germanà: “Elezioni di territorio, no test per il centrodestra”

Non è la tipologia di elezioni che avremmo voluto. E’ noto che la Lega ha chiesto il ritorno al voto diretto per le Province“, ha dichiarato il segretario regionale della Lega, il senatore Nino Germanà, il quale poi ha aggiunto. “Sono elezioni territoriali. Non sono un test per il centrodestra. A Caltanissetta Forza Italia ha deciso di andare con il proprio candidato, mentre gran parte della coalizione si è stretta attorno al candidato della Lega, così come chiesto dal partito. Ma al di là di ciò, i rapporti con Forza Italia rimangono ottimi“.

Nella coalizione di centrodestra però diversi coordinamenti regionali hanno chiesto ai propri rappresentanti sul territorio di seguire la disciplina di partito sul voto. Indicazioni a volte piovute con una certa veemenza. La paura è che alcuni consiglieri comunali e sindaci della provincia su muovano di testa propria, soprattutto nei Liberi Consorzi. Enti nei quali si sono registrati i principali scossoni nella coalizione. “Non conosco elezioni in cui non ci sia il pericolo di franchi territori – ha dichiarato Nino Germanà -. Ma sono convinto che i nostri amministratori voteranno per le liste della Lega“.

Figuccia: “Voto scollegato dal Comune di Palermo, rischio voto tracciabile”

Un voto che potrebbe riguardare indirettamente anche i vari comuni capoluogo. Una lista in cui figurano Palermo. All’interno del Consiglio Comunale si sono registrati tre uscite di un certo peso all’interno di partiti della maggioranza (Ottavio Zacco – da Forza Italia al Gruppo Misto; Giuseppe Mancuso – da Lavoriamo Per Palermo a Noi Moderati; Natale Puma – da Fratelli d’Italia al Gruppo Misto). Fatto che potrebbe cambiare gli equilibri che, in questo inizio di 2025, ha vacillato già diverse volte. Anche se la segretaria provinciale della Lega Sabrina Figuccia scinde i due problemi. “Certamente è un organismo politico importante. Ritengo che sia scollegato dal Comune di Palermo. Motivo per cui noi abbiamo scelto di dare voce alla Provincia. Altrimenti il rischio sarebbe stato quello di creare un clone della città capoluogo“.

Un voto, quello del 27 aprile, che presenta diverse incognite. Fra queste c’è la possibilità, in un certo senso, di “tracciare” il voto dei vari consiglieri comunali. Uno infatti non varrà uno. Fra la città capoluogo e il resto della provincia la sperequazione di peso è evidente. “Assolutamente si. C’è il rischio di un voto tracciabile – ammette Sabrina Figuccia -. Questa è una delle ragioni per le quali, anche su scala nazionale, abbiamo spinto per un voto diretto. Un voto di un consigliere comunale di Palermo incide per 1097 voti, mentre città anche importanti come Bagheria o Monreale incidono per circa 150 voti a preferenza. Questo vuol dire che il voto di Palermo sarà chiave“.

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