La psoriasi è una malattia cronica della cute a carattere infiammatorio che può essere considerata di tipo autoimmune.
Circa il 3% della popolazione ne è affetto anche se tale dato è spesso il risultato di indagini parziali che possono sottostimare o sovrastimare il fenomeno.
La psoriasi è associata a varie comorbidità, quali l’artrite psoriasica, malattie cardiometaboliche e gastrontestinali. Anche alcuni tipi di neoplasia e le malattie depressive si trovano associate alla psoriasi.
Questa deve essere curata nella maggior parte dei casi dal dermatologo del territorio, ma quando la severità della malattia cresce e il paziente è affetto da particolari forme invalidanti bisogna sempre considerare la necessità di rivolgersi a centri altamente specializzati che a volte prevedono percorsi centrati sulla persona per la valutazione di tutte le comorbidità associate.
I farmaci biologici e le “piccole molecole” sono diventati la cura delle forme difficili ma in un approccio olistico centrato sulla persona anche i provvedimenti dietetici possono rappresentare uno strumento per raggiungere i migliori risultati in termini di qualità della vita.
In questo senso ci viene in aiuto un recente studio su una prestigiosa rivista internazionale (Lancet Dermatology giugno 2018) che rivisita tutta la letteratura scientifica sull’argomento in modo rigoroso. Sono stati analizzati ben 55 studi per riassumere tutte le evidenze disponibili su psoriasi e interventi dietetici sviluppando successivamente delle raccomandazioni per la pratica clinica a nome del “Medical Board of the National Psoriasis Foundation” americano che riassumiamo di seguito:
- la dieta senza glutine è raccomandata solo nel caso in cui sia stata fatta la diagnosi di malattia celiaca con conferma istologica;
- una dieta priva di glutine può essere provata per tre mesi in caso di positività dei marker sierologici di celiachia;
- i pazienti con psoriasi hanno un tasso elevato di falsi positivi degli esami di laboratorio per celiachia che quindi deve essere sempre confermata con l’esame istologico; non si raccomanda lo screening per tutti i pazienti psoriasici;
- la sola dieta per ridurre il peso in pazienti con psoriasi può essere utile ma deve essere sempre associata ai trattamenti farmacologici specifici perché da sola non è in grado di ridurre le manifestazioni cutanee;
- la somministrazione con olio di pesce (acidi grassi omega-3) non ha alcuna efficacia sulle manifestazioni cutanee della psoriasi;
- non ci sono evidenze che supportano la somministrazione di vitamina D nei pazienti con psoriasi;
- non ci sono evidenze che supportano la somministrazione con selenio nei pazienti con psoriasi;
- non ci sono evidenze che supportano la somministrazione di vitamina B12 nei pazienti con psoriasi;
- non ci sono evidenze che supportano la somministrazione di vitamina D nei pazienti con psoriasi;
- ci sono deboli evidenze che supportano la somministrazione di vitamina D nei pazienti affetti da artrite psoriatica.
Questa revisione sistematica offre ai professionisti e a tutti una revisione delle evidenze che chiarisce le numerose fake news presenti in rete sull’argomento dieta e supplementi dietetici e vitaminici nei pazienti affetti da psoriasi.
Per ulteriori approfondimenti sul mondo della sanità vai su www.sanitainsicilia.it