“Dateci ascolto: riaprite il Punto Nascita“. Questa volta le mamme del Comitato ‘Pantelleria vuole nascere’, si rivolgono direttamente al presidente della Regione Nello Musumeci, e, per conoscenza, al ministro della Salute, Roberto Speranza, all’assessore Regionale alla Salute, Ruggero Razza, al sindaco Vincenzo Campo, al prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi, al dirigente generale Asp di Trapani, Gioachino Oddo, al direttore del Distretto Sanitario 51, Luca Fazio e alla Procura di Marsala.
Le mamme di Pantelleria, infatti, non abbassano la guardia nonostante la tematica per la riapertura del Punto Nascita sia stata oscurata dall’inattività di quanti sembravano posizionati in prima linea per sostenere il sacrosanto diritto alla salute. Un diritto rivendicato dalle gestanti pantesche che però continuano a partire verso la terraferma per affrontare il parto in altre strutture ospedaliere, che ancora si sentono dire che la morfologica è meglio prenotarla fuori, salvo poi scoprire, telefonando personalmente allo specialista e spesso quando qualcuna già è partita, che forse viene data la possibilità di effettuarla anche in reparto. Mamme che sempre autonomamente si organizzano per avere la certezza della presenza del medico che effettui sull’isola l’ecografia neonatale delle anche, programmabile fra il secondo e il terzo anno di vita.
Alcune riescono ad ottenere il servizio grazie al passaparola tra loro e altre partono per la Sicilia perchè l’informazione è stata data tardi o non correttamente.
La lettera
“Caro Presidente grazie per aver accolto le istanze degli imprenditori di Pantelleria, era proprio necessario ed urgente provvedere ad un’azione di supporto per far ripartire l’economia della nostra amata Isola. Le difficoltà sono tante e ce n’è un’altra in particolare alla quale teniamo molto noi mamme, noi famiglie in attesa del parto, noi comunità: abbiamo bisogno del nostro Punto Nascita che ci è stato tolto improvvisamente nel febbraio scorso. Ne abbiamo bisogno soprattutto adesso, non ne possiamo più di subire questo stress psicofisico di lasciare tutto e partire verso la terraferma.
Abbiamo altri piccoli a casa che hanno bisogno di noi, non permettete più lo strazio di separarci da loro per quasi un mese e a volte anche oltre. Non permettete più di farci subire trasferimenti costosi senza il sostegno e la vicinanza della nostra famiglia. Non permettete più tanta sofferenza per noi gestanti che dovremmo vivere e ricordarci l’ultimo periodo di gravidanza come il più sereno e bello possibile per mettere al mondo creature sane e senza complicazioni! Riapriteci il nostro Punto Nascita che ha funzionato fino a pochi mesi fa per i parti naturali a basso rischio e nel frattempo che si lavori per renderlo più sicuro e conforme alle normative vigenti”.
Sappiamo che non ci vuole molto basta organizzarsi e noi mamme siamo disponibili a partecipare al tavolo di lavoro per aiutare nelle operazioni di messa in sicurezza del reparto. Ridateci la possibilità di far nascere qui, circondate dagli affetti. Non possiamo rinunciare alla gravidanza a causa delle esose spese dei trasferimenti che siamo costrette ad affrontare. Non permettete di far diventare la gravidanza un bene di lusso, riservato a pochi, anzichè un evento naturale e un dono per la comunità tutta che anche di questo ha bisogno per ripartire con fiducia. Per favore, dateci ascolto: riaprite il Punto Nascita di Pantelleria“.