Cambiano le regole della quarantena con la nuova circolare emanata dal Ministero della Salute. Il ministro Roberto Speranza ha comunicato con la circolare firmata dal direttore generale Rezza, le nuove disposizioni. La quarantena per i positivi Covid verrà ridotta da 7 a 5 giorni solo in caso di tampone (molecolare o antigenico) negativo e purché si sia asintomatici da almeno due giorni.
Inoltre, in caso di positività duratura si potrà interrompere l’isolamento al termine del 14mo giorno, anziché di 21: in questo caso la fine dell’isolamento non è legata all’effettuazione del test.
A chiarire il punto a ilSicilia.it è Tullio Prestileo, direttore Unità Operativa Dipartimentale Patologie Infettive delle popolazioni vulnerabili Arnas Civico di Palermo: “La circolare ha una valenza sia medica che sociale. Queste nuove infezioni corrispondenti alla circolazione del nuovo ceppo virale comportano un problema clinico quasi sempre trascurabile o molto modesto con sintomi importanti solo su persone di età avanzata con altre patologie. Questa iniziativa sostanzialmente ci vuole indirizzare verso un nuovo scenario dove una lunga quarantena è poco utile e dove siamo noi a responsabilizzarci“, afferma l’infettivologo.
“Ognuno di noi deve avere salvaguardia della propria salute ma sopratutto una volta venuti a conoscenza della propria positività bisogna fare in modo di evitare che i nostri comportamenti possano contribuire a diffondere ulteriormente l’infezione – continua. È venuto il momento di liberarci dal Covid attraverso atteggiamenti responsabili. Conosciuta e diagnosticata l’infezione dobbiamo essere noi, indipendentemente dalla legge che va rispettata, a metterci nella condizione di evitare la propagazione ulteriore dell’infezione“.
È necessario quindi “non fare i furbi” ed evitare che, una volta fatto il tampone casalingo con risultato positivo, non si tenga da conto delle norme sanitarie previste. Il messaggio della circolare ci dice che bisogna essere responsabili: “Dobbiamo assolutamente mantenere una linea di correttezza nei confronti dell’altro. Dobbiamo iniziare a tenere la testa fuori da questo problema e a riprendere da zero un regime di vita sociale libero dal problema del Covid, ma basando tutto questo sulla nostra personale responsabilità“, conclude Prestileo.