Lo Stromboli, dopo l’esplosione maggiore della notte scorsa, culminata con il lancio di cenere e un considerevole quantitativo di lapilli, è tornato silente.
Continuano ad agitarsi, invece, 132 abitanti dell’isola, tra operatori turistici e imprenditori e loro dipendenti, che hanno inviato un documento – petizione al sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, chiedendo la revoca delle restrizioni, applicate durante lo stato di allerta rossa, per l’accesso a Stromboli e per le escursioni sul vulcano.
“Questo – sostengono i firmatari – in considerazione del passaggio di allerta ad arancione e di quanto già fatto dall’Autorità marittima che ha revocato la propria ordinanza di limitazione in coerenza con il nuovo stato di attenzione per l’attività del vulcano. Si chiede che tale revoca venga, immediatamente disposta, al fine di non infierire ulteriormente sulla sostenibilità delle attività, sul reddito del personale e delle relative famiglie, già duramente provate in questo mese di luglio. Consentendo non di recuperare il perduto ma, almeno, di sopravvivere”. “Siamo sicuri – aggiunto i sottoscrittori – che se il sindaco ritenesse opportuno mantenere uno stato di attenzione, adeguato allo stato di allerta in corso, abbia strumenti e modalità diverse e valide, per mantenere le condizioni di sicurezza, anche in considerazione dell’attento sistema di monitoraggio del vulcano”