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Alla sede catanese di Regione Siciliana

Ragusa-Catania: Salvini e Schifani presentano i lavori del nuovo itinerario CLICCA PER IL VIDEO

lunedì 22 Maggio 2023

Questa mattina, presso la sede catanese di Regione Siciliana, si è tenuta la presentazione dei lavori del nuovo itinerario “Ragusa-Catania”. Erano presenti il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il vice commissario straordinario del comune di Catania, Bernardo Campo, il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, i prefetti di Catania, Maria Carmela Librizzi, e Ragusa, Giuseppe Ranieri e, per Anas, l’amministratore delegato, Aldo Isi.

Per la Ragusa–Catania, un’infrastruttura strategica per la Sicilia, sono stati previsti un Commissario straordinario di governo e un Sub Commissario.

L’itinerario è stato suddiviso in quattro lotti funzionali. Questa scelta è stata ritenuta migliore in termini di economicità e di sostenibilità ambientale e ha consentito la partecipazione alle procedure di gara anche alle imprese locali, in coerenza con il nuovo codice dei contratti.   È previsto un investimento complessivo pari a quasi un miliardo e mezzo di euro, finanziato dal Piano Operativo Fondo Sviluppo e Coesione Infrastrutture 2014-2020, da risorse di Anas e, in parte, anche da fondi della Regione Siciliana POC 2014-2020. L’investimento comprende un ampio piano di monitoraggio ambientale per tutte le fasi esecutive ante-operam, in corso d’opera e post-operam, gli oneri relativi alla sicurezza e quelli relativi al protocollo di legalità.

Il tracciato avrà uno sviluppo di 68,700 km e sarà realizzato prevalentemente in corrispondenza delle sedi stradali delle attuali statali 514 (per circa 39 km) e 194 (per circa 29 km). Prevede il collegamento dall’innesto tra le statali 514 “Di Chiaramonte” e 115 “Sud Occidentale Sicula”, in territorio comunale di Ragusa, alla connessione con l’autostrada “Catania-Siracusa”.

“In Sicilia sono in cantiere 28 miliardi di euro di lavori tra strade, autostrade e ferrovie. So che i siciliani aspettano questi interventi da tanto tempo. Domani sarò in Senato per l’approvazione definitiva del decreto sul ponte sullo Stretto, che è una parte dell’insieme. Il ponte da solo non risolve nessun problema ma va inserito nella velocizzazione della ferrovia Catania-Palermo-Messina e Salerno- Reggio Calabria e gli investimenti di Anas”. Così il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ai giornalisti a Catania a margine dell’avvio della presentazione dei lavori dell’autostrada Ragusa-Catania.

E aggiunge, in merito al Ponte sullo Stretto, “Sarà un’opera che vogliamo vedere con l’avvio dei lavori, con il coinvolgimento delle Regioni Sicilia e Calabria e degli Enti locali delle aree interessate, che dovrebbero vedere la luce nella prossima estate. Sarà a campata unica, la più grande del mondo e sarà parte di un sistema, perché da solo non serve a niente e nessuno. Sarà un acceleratore economico e culturale di tutte le opere annesse e connesse. E sarà un’opera green”.

Sto lavorando per recuperare decenni persi in Sicilia e in tutta Italia per strade, autostrade, porti, ponti, ferrovie. Abbiamo già cantieri aperti o in apertura per quasi 30 miliardi di euro in Sicilia, fra strade, autostrade e ferrovie, per collegare tutte le città di questa splendida terra. Il ponte è una parte del progetto“. “Stiamo lavorando – ha aggiunto il vicepremier – per ferrovie più veloci, per strade più moderne e sicure. Sono venuto da Catania, in macchina, e la Catania-Palermo non è un’autostrada, è una cosa…. Investire i denari per portare non solo i turisti ad Agrigento, che è una perla mondiale certo, ma serve investire anche per i cittadini, i lavoratori, gli studenti, pendolari, agricoltori. Ventotto miliardi sono per la Sicilia e il ponte sullo Stretto di Messina è a corredo di tanti anni di sogni per milioni di siciliani che ogni anno pagano miliardi di euro per il mancato collegamento con la terraferma – ha osservato il ministro Salvini – in 6 mesi miracoli non se ne fanno, ma mi sembra di aver dimostrato che volere è potere“.

Sono stato a Catania e le liste della Lega e di Prima Italia hanno l’obiettivo di superare il 10 per cento ovunque si presentino. Tornerò venerdì a Catania, ma soprattutto tornerò nelle prossime settimane perché il cronoprogramma di tutti i lavori che stiamo progettando e finanziando in tutte le province siciliane ci tengo che venga rispettato nei tempi e nei costi“. “Non soltanto il tema dell’aeroporto, della superstrada, della ferrovia, ma anche quello dell’acqua. In tante zone della Sicilia non c’è ancora acqua sufficiente per irrigare, dissetare, per far lavorare. Anche su questo sto lavorando come un matto al ministero per recuperare il tempo perduto sulle dighe, le connessioni, sugli acquedotti e sulle fognature che ancora in tante parti di Sicilia non ci sono“, ha concluso.

 

 

caso montante“Il Mezzogiorno nella storia del nostro Paese ha pagato anche un prezzo nella mancata infrastrutturazione. Il problema dei trasporti é un problema tristemente atavico e a ciò si e aggiunto anche – lo voglio dire senza nota di polemica – un atteggiamento della vecchia Anas, non dico quella attuale, o di altri enti nazionali, che hanno visto il Mezzogiorno come un elemento che ci si poteva consentire di trascurare un attimo. In questi anni, grazie all’impegno del governo Meloni, del mio governo e di quello della Calabria un sogno diventerà realtà, un sogno che avrà delle notevoli refluenze di carattere operativo”. Così sul Ponte sullo Stretto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani a Catania durante la presentazione del progetto dell’autostrada Catania-Ragusa alla quale ha preso parte insieme con il ministro Matteo Salvini. “L’iniziativa di oggi non è altro che un punto importante del grande progetto di migliorare le infrastrutture della Sicilia. Questo è un grande disegno che assumiamo con grande responsabilità. La volontà dell’assessore ai Trasporti e del sottoscritto è fare in modo che la Sicilia in questi anni di legislatura nazionale e regionale possa battere un colpo in chiave di crescita economica perchè non soltanto il trasporto è miglioramento della vita di carattere sociale ma anche di carattere economico e noi ne abbiamo molto bisogno“, “Con il governo Monti il progetto del ponte sullo Stretto era stato cancellato per cui era stata rivisitata la logica del corridoio dell’alta velocità europea che da Berlino andava a Palermo. Ritengo che alla luce di questa iniziativa encomiabile vada rivisto il tema dell’alta velocità del corridoio Berlino-Palermo, che penso vada riattivato e che in quella logica vada riattivata la tipologia di trasporto che da Messina deve arrivare a Palermo con l’alta velocità, perché si tratta di un tutt’uno“. “Noi – ha aggiunto Schifani – abbiamo assistito all’inaugurazione di alcuni lotti ferroviari dell’asse Palermo-Catania-Messina chiamato della media velocità. Sposterò la mia attenzione su un altro tema, nel rivedere quel che era successo con il governo Monti, quando siamo stati tagliati fuori dall’alta velocità Palermo-Messina perché venuto meno il ponte e venuto meno il corridoio Berlino-Palermo“. “Adesso – ha concluso Schifani – sono cambiate le cose. Noi come Regione ci riattiveremo in un confronto con il ministro Salvini e il governo, sicuri di trovare una grandissima e attenta interlocuzione nel rivedere questi presupposti“. “A breve ci attiveremo sull’autostrada Palermo-Catania. Vengo da Palermo in auto. Conosciamo tutti i passaggi tristi di cantieri senza operai, di cantieri che stanno lì… Lavorerò con Anas perchè queste situazioni vengano meno al più presto“. “Ci sarà da lavorare – ha aggiunto Schifani – perché ho appreso anche che sono in previsione interventi di Anas con fondi stanziati non indifferenti e con l’accordo di programma che consente un appalto molto più veloce rispetto alla parcellizzazione di questi appalti di cantieri a volte abbandonati ma a volte molto lenti nel proseguire. Lavoreremo su questo“.

 

 

“Hanno già preso il via da diversi giorni i lavori per la realizzazione dell’autostrada Ragusa-Catania, e oggi si è consumato il fittizio atto d’avvio, più da spot elettorale che altro. Tuttavia, è probabilmente uno dei traguardi più importanti al quale ho contribuito con incessante impegno, senza timore d’essere smentito, e che, da politico ragusano, conserverò nella memoria per sempre”. Così l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico all’ARS, già sindaco di Ragusa, commenta la riunione di questa mattina a Catania, alla presenza del ministro Salvini, per salutare il via dei lavori dell’importante infrastruttura.

“Ho seguito personalmente, nei diversi ruoli ricoperti nel tempo, ma sempre in prima linea l’iter di questa opera passo dopo passo racconta Dipasquale fin da quando, da primo cittadino di Ragusa, sono stato il fautore del project financing per la sua realizzazione. Da allora sono passati quasi quindici anni. Una inezia rispetto al tempo che ha dovuto attendere la comunità iblea, tra annunci, clamori, stop, marce indietro e nuove ripartenze. Da parlamentare regionale ho visto e contribuito, promosso e partecipato in prima persona a tutte le tappe che ne hanno concretizzato il percorso: nel 2016 la firma della concessione tra l’impresa e il Ministero, poi  nell’aprile del 2017 l’avvio delle procedure per l’esproprio dei terreni interessati dal tracciato dell’arteria; ad ottobre 2017 e a novembre dello stesso anno, prima il rilascio della VIA-VAS dall’assessorato regionale Territorio e  Ambiente (Governo Crocetta) poi il rilascio della VIA-VAS dal Ministero dell’Ambiente (Governo Renzi). Da quel momento una serie di alti e bassi, qualche mobilitazione di protesta, marce lente e quella a piedi (il sottoscritto nel luglio 2019 ha percorso la Ragusana a piedi, in 24 ore, per chiedere lo sblocco delle opere lasciate nei cassetti romani). Abbiamo festeggiato tutti insieme quando l’allora ministro PD De Micheli annunciò lo stanziamento di 750milioni di euro per la Ragusa-Catania. E abbiamo festeggiato anche il 17 marzo 2020 con l’approvazione del progetto da parte CIPE”.

“Tutti traguardi che si sono concretizzati grazie anche all’impegno collegiale di un territorio, delle associazioni di categoria e dei sindacati – dice ancora il parlamentare dem – una comunità che ha saputo lottare contro ogni previsione e contro chi voleva che la provincia di Ragusa restasse confinata nel suo piccolo fazzoletto di Sud-Est e, forse, lo vuole ancora”. “Da oggi le ditte che stanno avviando contemporaneamente i lavori su quattro lotti diversi – conclude Dipasquale – avranno a disposizione poco più di tre anni per completare i lavori. Da questo momento non si torna più indietro, si può solo andare verso il futuro”.

 

Il dibattito sulle infrastrutture non è mai mancato in Sicilia ma si è sempre parlato molto e concluso poco. Oggi la musica è cambiata: ci sono progetti nero su bianco, cantieri avviati e un’attenzione concreta da parte del ministro Matteo Salvini e del governo nazionale” lo afferma il deputato della Lega Nino Minardo, Presidente della Commissione Difesa della Camera. L’esempio della superstrada Ragusa-Cataniacontinua Minardo è quello che descrive meglio la svolta: dopo 30 anni di chiacchiere finalmente c’è un investimento, un progetto, un commissario straordinario di governo e un sub commissario che vigileranno sui lavori di quest’importante opera strategica

Per il Presidente della Commissione Difesa di Montecitorio: “la realizzazione del Ponte sullo Stretto sarà probabilmente il simbolo più importante di questa nuova era per la Sicilia e sono certo che l’avvio dei lavori permetterà di cominciare a pensare veramente in grande sul piano infrastrutturale“.

E sulla battuta del Presidente Schifani sulla cittadinanza ‘regionale’ onoraria a Salvini, Minardo rilancia: “l’impegno del ministro Salvini è encomiabile e ampiamente riconosciuto, sono certo che tanti siciliani gli saranno grati“. 

 

 

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