“Non mi iscrivo al partito degli indignati e non ho particolari motivi per rispondere a input di Palazzo, ma non si può tacere che sul voto segreto Calenda dice una cosa sensata: è una norma da superare. Constato che nessuno ha risposto su questo punto, forse perché non c’era bisogno lo dicesse lui, avendolo già ampiamente detto cinque anni fa Nello Musumeci, dopo l’indegno voto sulla legge che aveva provato ad intervenire sul sistema dei rifiuti, aderendo alle decisioni della magistratura contabile. Nulla da fare: norma bocciata con il concorso dell’opposizione e di parte della maggioranza. I motivi molto noti, i protagonisti pure. Almeno loro non sono mai stati segreti”. Così il deputato europeo di FdI, Ruggero Razza, dopo le polemiche seguite alle dichiarazioni di Carlo Calenda ieri a San Benedetto del Tronto che hanno fatto indignare il governatore siciliano Schifani.
“Quello che Calenda non ha detto è che oggi c’è un percorso, concordato tra il presidente della Regione Schifani e il presidente dell’Assemblea Regionale Gaetano Galvagno, per superare questa vergogna. Speriamo solo che al momento della sua possibile abolizione… nessuno chieda il voto segreto. E, nel caso, che nessuno nel segreto del voto, scelga di votare “rosso” dai banchi del governo. Un fatto è certo: per FdI la trasparenza nel voto è una battaglia che va avanti da anni“, conclude Razza.