Si è concluso il vertice del campo progressista convocato a Palermo da Caterina Chinnici, candidata presidente della Regione Siciliana per il centrosinistra in vista delle elezioni Regionali del prossimo 25 settembre. All’incontro con Caterina Chinnici erano presenti il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, Nuccio Di Paola, rappresentante regionale del M5S e Claudio Fava, in collegamento da remoto, per il Movimento Centopassi.
Secondo alcune indiscrezioni non sarebbero mancate alcune tensioni tra M5S e PD. Le richieste avanzate a Caterina Chinnici sarebbero state quelle di essere garante dell’intera colazione e non solo “donna di parte” (del Pd, ndr), l’avvio della campagna elettorale entrando nel merito del programma (con i prossimi giorni decisivi per l’elenco di questioni da affrontare) e il “ridimensionamento” del Pd.
Secondo quanto si apprende, il M5s avrebbe chiesto al Pd di non mettere il nome di Caterina Chinnici nel proprio simbolo, questo affinché si dia il messaggio di una candidatura alla Regione “super partes” e non identificabile con un partito, alla luce soprattutto della frantumazione dell’alleanza progressista dopo lo strappo Conte-Letta. Alla richiesta, il Pd avrebbe risposto in modo secco: “Non se ne parla”. Tutto sarebbe avvenuto nel corso del vertice tra Chinnici e gli alleati, col M5s che ha consegnato alla candidata il documento con i nove punti programmatici.
“In qualità di candidata alla presidenza della regione, ho la responsabilità di rappresentare l’intera coalizione e lavorerò affinché le proposte avanzate dai partiti possano, prima possibile, essere ricondotte a sintesi in un programma di governo sul quale affrontare la campagna elettorale“. Così la candidata della coalizione progressista, Caterina Chinnici, al termine del confronto che si è tenuto questo pomeriggio con i rappresentanti delle liste a sostegno della sua candidatura.
“Durante l’incontro – aggiunge – il Movimento 5Stelle ha manifestato intransigenza su una propria lista di nove punti programmatici. In virtù del mio ruolo, cercherò di svolgere un lavoro di cucitura tra le forze politiche in questa fase difficile. L’interlocuzione proseguirà nei prossimi giorni“.
“Ho inoltre chiesto – conclude Caterina Chinnici – che durante la composizione delle liste si ponga massima accuratezza nel verificare che i candidati non abbiano alcuna pendenza con la giustizia, un prerequisito sul quale ho trovato sintonia, e ho auspicato che le liste abbiano una consistente presenza di candidati espressi dal mondo giovanile, che rappresenta tanto il presente quanto il futuro della Sicilia“.