No, non è una boutade, ma quanto ha effettivamente dichiarato il coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché, conversando oggi con i giornalisti a Palazzo dei Normanni.
Mai frasi potevano essere più chiare: “Quando abbiamo governato con Berlusconi a Roma, Cuffaro al governo regionale e io ero ministro – dice – sono state fatte tantissime cose in Sicilia”.
Quindi, Miccichè elenca le cose che lui e i suoi alleati avrebbero fatto ai “bei tempi andati”, quelli per intenderci che videro vincere il centrodestra per 61 a zero sul centrosinistra. Altri tempi, ma il commissario azzurro li rimpiange: “Ad esempio – ha affermato – sono stati avviati i lavori della Palermo-Messina, la Catania-Siracusa, e poi l’acqua a Palermo, la funivia di Erice, per non parlare di tutti i fondi strutturali spesi. Queste sono prove evidenti che le cose funzionavano. Ora, tra la sinistra e i Cinquestelle, chi può rifare quello che abbiamo fatto noi? Onestamente nessuno”. E se lo dice Miccichè…
“Oggi – ha aggiunto – siamo forti e per fortuna non litighiamo più”. Una frase un po’ azzardata, se è vero che basta andare indietro anche solo di qualche mese per ricordare i forti litigi fra le varie forze del centrodestra sul nome da candidare a Presidente della Regione prima che la scelta ricadesse, quasi obbligata, su Musumeci e quelli ancora di poche ore fa in merito ai posti nel listino del candidato presidente…
Alla fine ammette: “Negli ultimi anni le nostre divergenze interne ci hanno distrutti. Prima con il governo Lombardo, poi quando ci siamo separati e ha vinto Crocetta. E’ stata una nostra responsabilità quella di non avere governato. Ora forse siamo un po’ più saggi e rifaremo quello che abbiamo fatto nei periodi di Berlusconi e Cuffaro, anzi di più“.
Chissà se gli elettori premieranno la saggezza di Micciché e se il richiamo ai tempi di Totò Cuffaro farà presa o meno sugli indecisi o sui nostalgici del centrodestra che fu.