Un sostegno alle imprese con i bandi Bonus Energia Sicilia e Ripresa Sicilia, per aiutare quanti, dopo il blocco dovuto alla pandemia si sono ritrovati ad affrontare anche il caro bollette.
Dalla sede della Camera di commercio di Palermo ed Enna, nel capoluogo siciliano, è iniziato il giro per la Sicilia per presentare le iniziative della Regione. Oggi l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo ha, infatti, incontrato gli imprenditori per illustrare le misure rivolte alle imprese: “Stiamo facendo una sorta di tour per le tutte le Camere di commercio della Sicilia – ha detto l’assessore -. Per il Bonus Energia abbiamo messo 150 milioni di euro; Ripresa Sicilia fa parte del pacchetto Competitività Sicilia che comprende quattro misure: Fare Impresa, Connessioni e un bando cluster che sarà rivolto a tutti i distretti produttivi. Una sorta di aiuto per le imprese dopo il periodo Covid. Abbiamo cercato di formalizzare una serie di proposte per cercare di far diventare sempre più attrattiva la Sicilia”.
Sono 150 i milioni di euro che verranno messi a disposizione delle imprese siciliane. Il pacchetto messo in campo dall’assessorato regionale alle Attività produttive comprende il progetto “Competitività Sicilia“, che prevede finanziamenti agevolati e a fondo perduto. La dotazione è di 71 milioni di euro a valere sul Fondo di sviluppo e coesione 2021/2027, oltre ad altri 34 milioni di risorse provenienti dal Programma operativo complementare 2014/2020.
I quattro asset sono: “Fare Impresa“, 26 milioni per giovani tra i 18 e i 40 anni che intendono avviare nuove attività imprenditoriali o che le abbiano avviate da non oltre 36 mesi e prevede la concessione di agevolazioni a fondo perduto fino al 90 per cento su investimenti massimi di 300 mila euro; “Ripresa Sicilia“, con 36 milioni per le piccole e medie imprese che intendono puntare su innovazione, trasferimento tecnologico e riconversione di siti produttivi. Per loro sono previste agevolazioni, tra finanziamento a tasso zero e a fondo perduto, sino al 75 per cento dell’investimento per programmi di spesa tra i 500 mila euro e i 5 milioni; “Connessioni – Luoghi per l’innovazione“, 2 milioni di euro destinati alla piccole e medie imprese per iniziative che riguardano attività innovative, realizzazione e sviluppo di luoghi di innovazione, startup e fab lab, con contributi a fondo perduto del 50 per cento sulle spese ammissibili, per investimenti tra i 100 mila e gli 800 mila euro; “Cluster Sicilia“, che dispone di 38,6 milioni di euro rivolto al potenziamento dei siti produttivi e allo sviluppo di poli di specializzazione e di processi di aggregazione tra imprese e prevede un contributo a fondo perduto fino al 90 per cento dei costi ammissibili per investimenti compresi tra 200 mila euro e 1,8 milioni.
Tamajo ha anche parlato di sburocratizzazione: “Significa molto ed è uno dei temi che stiamo affrontando – ha concluso -. Un’azienda oggi investe in Sicilia se ha tempi certi per avere tutte le autorizzazioni e queste procedura in deroga attraverso le Zes sono uno strumento importante e attrattivo per chi vuole investire nella nostra Isola”. E proprio il commissario straordinario del Governo per le Zone economiche speciali della Sicilia Occidentale, Carlo Amenta, ha raccontato come ci siano voluti soltanto 28 giorni per far ottenere le autorizzazioni necessarie affinché una ditta si insediasse nell’area di Carini: “È la migliore risposta per le esigenze delle imprese che chiedono efficienza”.
QUI è possibile trovare maggiori informazioni sul bando.