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«Torrente Catarratti-Bisconte di Messina: trent’anni di attesa. Incredibile ma vero. Consegniamo oggi all’impresa i lavori che verranno eseguiti sotto il controllo e la vigilanza della Struttura contro il dissesto idrogeologico di cui sono commissario. Poniamo così rimedio a un’insidia per questo quartiere della città, soprattutto nella stagione delle piogge e restituiamo speranza e fiducia ai cittadini che chiedono che si passi dalle parole ai fatti. Ed è proprio quello che stiamo facendo, con una vera e propria inversione di tendenza in fatto di sicurezza del territorio e riqualificazione ambientale, attraverso ingenti investimenti e con l’impiego di risorse umane di altissimo profilo».
Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine della cerimonia per la consegna dei lavori – della durata di 18 mesi e per 16 milioni di euro, alla ditta aggiudicataria, l’associazione temporanea di imprese Consorzio Stabile P.C.- Ciesseci srl di Maletto – per la riqualificazione ambientale e il risanamento igienico del torrente Catarratti – Bisconte nel Comune di Messina, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Cateno De Luca e del direttore dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce.
Un intervento di grande importanza finanziaria – è quello con l’importo più alto tra quelli programmati dalla Struttura commissariale – e strategico dal punto di vista ambientale perché in grado di garantire il pieno recupero dell’area.
Il progetto prevede la sistemazione idraulica del canale ma anche opere viarie di sistemazione e di razionalizzazione della sede stradale esistente, fino all’abitato di Catarratti. È altresì prevista la realizzazione di una nuova rete fognaria che sostituirà quella attuale che si sviluppa per un lungo tratto nell’alveo del torrente.
«Non stiamo regalando nulla alla città dello Stretto – ha concluso il presidente Musumeci – ma stiamo solo restituendo quello che per tanto tempo le è stato tolto. Quello che stiamo facendo adesso poteva e doveva essere fatto tanti anni fa e per questo chiedo scusa ai messinesi per quello che i miei predecessori non hanno fatto».