Il governo Musumeci ha approvato il Piano energetico ambientale della Regione Siciliana (Pears), documento programmatico che, in linea con gli obiettivi europei del ‘Green Deal’, definisce l’evoluzione del sistema energetico regionale fino al 2030, attraverso azioni utili per la transizione energetica e la decarbonizzazione. Si conclude così, l’iter avviato nel 2018 relativo all’aggiornamento del piano vigente, che risale al 2009. Nel Pears particolare attenzione è dedicata all’idrogeno quale vettore energetico innovativo.
Non a caso, la Regione Siciliana ha risposto all’avviso emanato dal ministero della transizione ecologica per la riconversione di aree industriali dismesse per la creazione di centri di produzione e distribuzione di idrogeno. “Si tratta di una candidatura alla quale il governo regionale lavora già da tempo, consapevole dell’importanza che essa riveste per ridare slancio ai territori. Bisogna adesso accelerare per farsi trovare pronti ai bandi Pnrr che saranno pubblicati nei prossimi mesi”, dice l’assessore regionale all’Energia, Daniela Baglieri.
Il piano, redatto con il supporto di un comitato tecnico-scientifico, prevede due obiettivi pricipali: la riduzione dei consumi energetici negli usi finali, con particolare riferimento al settore civile-agricolo e a quello dei trasporti (smart mobility); l’incremento della quota di energia rinnovabile, con un’incidenza stimata del 68% al 2030 sul totale della produzione energetica regionale, rispetto al 33% del 2019. Questo significa che entro il 2030 si dovrà triplicare la produzione di energia da rinnovabili e dimezzare quella da fonti non rinnovabili.
Il piano punta inoltre sull’ammodernamento degli impianti fotovoltaici ed eolici esistenti e sull’installazione di nuovi impianti in aree idonee, che sono prioritariamente cave e discariche dismesse, terreni agricoli improduttivi, siti industriali.