Entro il 28 febbraio, l’Assemblea regionale siciliana dovrà deliberare sui ddl di bilancio e di Stabilità. Proprio ieri sera il governo ha trasmesso all’Ars il testo che ora passerà al vaglio del parlamento siciliano.
Tra tagli, bonus ed investimenti e piccoli ristori, ecco le norme proposte dalla finanziaria del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Si prevedono il concorso al contenimento della spesa pubblica attraverso e il monitoraggio permanente dei conti pubblici locali attraverso un “sistema digitale della finanza regionale”.
Entro il 30 aprile si dovrà provvedere alla «predisposizione di un piano di rientro per la riduzione delle spese correnti pari al 3% rispetto a quelle sostenute nell’anno precedente».
Per quanto riguarda la riduzione della spesa il piano previsto concernerà la «gestione centralizzata degli acquisti», prevedendo un importante potenziamento delle risorse umane della Cuc, ossia la Centrale unica acquisti, oggetto di scandalo delle mazzette negli appalti della sanità, «con l’obiettivo di sgravare l’Ufficio da procedure di minore significatività sulla spesa».
A proposito di burocrazia regionale: «È in fase di elaborazione -come si legge nella relazione della finanziaria – la dotazione organica per l’anno 2021, che si attesterà a circa 900 dirigenti (oggi sono 1.113, ndr) e a poco più di 12.300 unità per il personale del comparto non dirigenziale».
Rispetto al triennio 2022/2024, è prevista la riduzione del 100% dei dipendenti comunque cessati dal servizio nell’anno precedente per le categorie A e D (50 unità) , del 60% per la categoria C (circa 150 unità) e del 40% per la categoria D (circa 130 unità), con conseguente riduzione della dotazione organica, al termine del triennio di circa ulteriori 330 unità. Per la dirigenza, la riduzione della dotazione organica è «commisurata al 70% dei soggetti comunque cessati dal servizio nell’anno precedente»; e «ciò comporterà una ulteriore riduzione di circa 100 unità nel triennio». Con divieto di «procedere all’assunzione a tempo indeterminato» di dirigenti.
Nella bozza del ddl di stabilità è previsto un intervento per le famiglie e imprese sociali che si trovano «in situazione di difficoltà economica determinata dalla pandemia da Covid 19». Non manca un fondo di 40 milioni, con risorse Poc, con cui l’assessorato alla Famiglia potrà aiutare: «le imprese del Terzo Settore»; «i lavoratori monoreddito di istituti ed enti pubblici non economici in stato di crisi, che non percepiscono salario da oltre dodici mesi e che non sono usufruiscono di ammortizzatori sociali»; «i lavoratori autonomi monoreddito con nuclei familiari con almeno quattro figli minori che hanno subito un decremento nell’anno 2020 dell’imponibile pari al 30% rispetto a quello percepito nell’anno 2019», per cause legate al Covid; «la tutela dei minori attraverso l’erogazione degli assegni di mantenimento arretrati dovuti dal genitore obbligato in forza di un provvedimento del Tribunale»: «le famiglie numerose con almeno 4 figli minori, attraverso l’erogazione di un bonus una tantum».
Novità le “selfievie”. Mediante «istituzione e riconoscimento di un percorso siciliano sulle tappe dell’Odissea», voluti da Alberto Samonà, assessore ai Beni culturali, per un tour diviso in quattro tappe: la Grotta di Polifemo a Milazzo, i faraglioni dei Ciclopi ad Aci Trezza, le Eolie e lo Stretto visto da Scilla.