“Con spirito collaborativo ho chiamato personalmente i capigruppo e i presidenti delle commissioni per verificare insieme come la funzione e l’attività legislativa possa avere una maggiore dinamica. Tengo a chiarire che in Sicilia non esiste la decretazione d’urgenza, per cui la prima fase sconta dei vuoti per assenza di provvedimenti urgenti che arrivano subito in aula. Bisognerà attendere ancora qualche settimana perché queste invece possano completare l’esame di alcuni testi ordinari. E poi vorrei aggiungere una considerazione: nessuno scandalo se l’aula è vuota quando si discutono interrogazioni, perché non si vota“.
Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, replica a chi indica uno stallo nell’azione politica del governo regionale. Quindi, “chiederò quali sono gli atti legislativi in dirittura d’arrivo, per condividere strategie più operative e conclusive. La mia vuole essere un’iniziativa di piena collaborazione“, spiega il governatore, respingendo l’ipotesi di una mancanza di linea politica.
“In giunta si lavora bene, non si sono mai registrate prese di distanza e d’altro. Io ho un ottimo rapporto di scambi di idee e di contributi. Ed anche l’aula ha sempre mostrato una maggioranza compatta“. Quanto alla road map, dice: “Per quanto riguarda le azioni di governo, abrogare le norme oggetto di impugnativa, poi l’individuazione del collegato per le risorse da destinare ai Comuni, ai forestali. Poi dubito che si possa trovare spazio per micro interventi, dovremo attendere la nuova programmazione dei fondi di coesione tra maggio e giugno, che conta di assegnare risorse con una dinamica diversa. In passato si è fatto un uso troppo parcellizzato di questi fondi“. Sulla giunta, infine, osserva: “Non lo rinnego, per avviare la giunta ho dovuto mediare, l’ho fatto con senso di responsabilità, ma non me ne pento, così come ribadisco la mia serenità nel dire che sarà opportuno un tagliando per l’azione collettiva e l’azione politica dei singoli.
Non vi sono mai stati contrasti, ma ci sarà una valutazione della conduzione dei singoli rami degli assessori“. Sulla posizione di Gianfranco Miccichè, Schifani chiosa: “Io un passo verso Miccichè?
Stiamo lavorando serenamente, è un partito aperto ai suoi fondatori, lo ha detto anche Marcello Caruso, non ci sono porte chiuse per un fondatore“.