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di Fabiana Mascolino e Pietro Minardi

Renzo Barbera, verso l’affidamento dell’incarico per il collaudo: fine dell’incubo porte chiuse

giovedì 27 Marzo 2025

I rapporti fra Palermo calcio e Comune viaggiano su due binari. Da un lato il collaudo, dall’altro la convenzione dello stadio Renzo Barbera. Su quest’ultimo aspetto, l’Amministrazione sta lavorando all’emendamento tecnico (CLICCA QUI) con il quale si punta a sanare i rilievi posti dal ragioniere generale Bohuslav Basile a proposito del documento che regolerà l’utilizzo dell’impianto di viale del Fante per i prossimi 80 anni. Questione che, riferiscono fonti d’aula, potrebbe sbloccarsi a partire dalla prossima settimana.

Le principali preoccupazioni però riguardavano l’altro aspetto, ovvero il collaudo. Elemento sul quale, a inizio marzo, si registrò un certo exploit mediatico a causa del paventato rischio, per il club rosanero, di giocare alcune partite a porte chiuse. Fatto superato nelle ultime settimane. Prima con l’approvazione del preventivo presentato dalla società inglese agli uffici dell’assessorato al Patrimonio e adesso con l’espletamento delle procedure per affidare l’incarico per sottoscrivere l’idoneità statica dello stadio Renzo Barbera. Disco verde dei tecnici che, una volta arrivato, porrebbe fine all’incubo di giocare le ultime quattro partite della stagione, più eventuali playoff promozione, a porte chiuse.

L’affidamento del collaudo sullo stadio Renzo Barbera

Stadio Renzo Barbera, PalermoGiusto due settimane, gli uffici comunali avevano approvato i due preventivi presentati dalla società rosanero (CLICCA QUI). Tra i lavori previsti rientrerebbero la serratura di circa 13.000 bulloni, l’installazione delle piastre di ancoraggio per rinforzare la balaustra della tribuna e la sostituzione di parte di essa. Costo dell’operazione circa 150.000 euro più Iva. Ad occuparsi dei lavori saranno due ditte incaricate dal Palermo FC. Nei giorni scorsi, proprio la società rosanero aveva fatto pressioni per velocizzare sulle modalità e le tempistiche del rilascio del certificato. Ma, a quanto pare, la questione starebbe per essere definitivamente risolta.

A svelare il retroscena è un’interrogazione presentata dai consiglieri comunali Giulia Argiroffi e Ugo Forello. Gli esponenti del gruppo “Oso” hanno presentato una richiesta di accesso agli atti destinati agli uffici, chiedendo nel dettaglio modalità e costo delle procedure di affidamento dei lavori. Secondo le voci di Radio Palazzo, a ricevere l’incarico sarebbe stato un ingegnere già nato agli uffici di Palazzo delle Aquile. Si tratterebbe infatti dello stesso profilo tecnico che, fra gli altri incarichi, si sarebbe occupato del progetto per realizzare una piscina mobile all’ex Pallone di Italia ’90. Impianto che sarà, con ogni probabilità, protagonista della futura convenzione sullo stadio Renzo Barbera (CLICCA QUI).

I problemi sul progetto alla piscina comunale

Idea che incontrò più di qualche problema, arenandosi pochi mesi dopo. Ciò nonostante gli oltre 70.000 euro spesi per la rimozione dei rifiuti speciali, il trasloco dei restanti mobili ancora in buono stato e gli operatori della Rap incaricati di smantellare la discarica a cielo aperto all’esterno del Pallone. Il problema emerse in sede di trattazione della delibera sull’avanzo vincolato 2023. Inizialmente infatti, gli uffici del Comune aveva ipotizzato un costo intorno ai 3 milioni di euro. Salvo poi scoprire che, in realtà, serviva praticamente il triplo della somma. Ovvero, più di 8 milioni di euro. Una cifra fin troppo onerosa e che costrinse l’Amministrazione ad accantonare il tutto e virare verso un’altra soluzione ancora oggi work in progress, ovvero Fondo Raffo.

Convenzione, la partita si giocherà ad aprile

Sbloccato anche uno degli ultimi tasselli per il capitolo collaudo, si attendono ancora novità sulla convenzione.

Bruciato anche il mese di marzo, aprile potrebbe rappresentare la svolta. Tutto dipenderà dall’emendamento tecnico, attualmente in cantiere tra gli uffici comunali del Patrimonio, assessorato guidato da Brigida Alaimo, che esattamente una settimana fa aveva rassicurato sul regolare svolgimento dell’iter burocratico. Fra i punti contestati dal ragionerie generale la mancanza di un piano economico finanziario a sostegno dei lavori da svolgere nell’impianto di viale del Fante, il Cup pubblicità e, soprattutto, la durata della convenzione. Riscrittura di alcuni punti chiave del documento che, però, potrebbe richiedere ancora del tempo, in attesa di un nuovo confronto con il Palermo calcio.

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