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La nota

Rete ospedaliera, da Conferenza dei sindaci di Palermo ferma bocciatura sul metodo e sul merito della proposta

martedì 29 Luglio 2025
Walter Rà, sindaco di Corleone

Il Comitato Esecutivo della Conferenza dei Sindaci della Provincia di Palermo esprime forte disappunto per le modalità con cui si è svolta la riunione della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria regionale, convocata per l’esame della nuova proposta di rete ospedaliera.

All’incontro tenutosi lunedì 28 luglio hanno preso parte soltanto 4 delle 9 province siciliane (Palermo, Messina, Caltanissetta e Agrigento), senza che fosse illustrata né condivisa formalmente la bozza aggiornata del documento in esame. Nonostante le richieste avanzate da diversi sindaci, tra cui quella del Presidente della Conferenza dei Sindaci della Provincia di Palermo, Walter Rà – puntualmente verbalizzata – non è stata fornita alcuna documentazione né possibilità di visione preventiva del testo.

L’assessore regionale Daniela Faraoni ha dichiarato che la bozza era già stata trasmessa alla Giunta regionale e alla VI Commissione dell’Ars, ritenendo dunque conclusa la fase di confronto con i rappresentanti dei territori. Una posizione che ha sollevato ulteriore perplessità e che ha portato Anci Sicilia ad astenersi dal voto, seguita dai rappresentanti delle province di Palermo e Messina. Hanno invece votato favorevolmente le province di Caltanissetta e Agrigento.

Nonostante l’assenza del necessario consenso ampio e rappresentativo, l’assessorato ha considerato la bozza approvata grazie ai due voti degli assessori regionali presenti e ai due voti favorevoli espressi dalle province citate. Un atto che svilisce il ruolo della Conferenza permanente e ne mina la legittimità istituzionale.

Grave e inaccettabile, inoltre, la successiva diffusione di un comunicato ufficiale che annuncia un’approvazione unanime e condivisa della nuova rete ospedaliera, in palese contraddizione con quanto accaduto e verbalizzato nel corso della seduta”.

I sindaci della provincia di Palermo denunciano con fermezza tanto il metodo quanto il contenuto di tale approvazione, ribadendo la richiesta – già formalizzata – di ricevere la bozza aggiornata per una valutazione puntuale, prima di qualsiasi deliberazione definitiva.

“La tutela della salute pubblica è un diritto fondamentale che non può essere subordinato a logiche burocratiche o scorciatoie procedurali. I rappresentanti delle comunità locali devono essere messi nelle condizioni di partecipare attivamente e consapevolmente a scelte che incideranno in modo profondo sulla qualità della vita dei cittadini.

Tagliare posti letto senza una parallela e coerente riorganizzazione dei servizi territoriali rischia di compromettere l’equità del sistema sanitario, riducendo le prestazioni disponibili e aggravando le disuguaglianze sanitarie e sociali, soprattutto nei territori più fragili“.

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