Le polemiche inerenti la sanità non smettono di placarsi. Dura la critica politica che l’esponente dem nissena Najwa Fariki ha rivolto al deputato regionale di Forza Italia Michele Mancuso, al sindaco Walter Tesauro e al presidente Renato Schifani, riguardante la nuova rete ospedaliera che prevede la riduzione di posti letto negli ospedali di Gela, Caltanissetta e Mussomeli.
“Tagliano 36 posti letto in provincia e l’onorevole Michele Mancuso ha il coraggio di parlare di ‘opportunità’. È offensivo, è surreale, ed è l’ennesima dimostrazione di quanto chi governa oggi la Sicilia sia totalmente scollegato dalla realtà in cui vivono i cittadini. Questa non è una riforma sanitaria. È un taglio netto, che colpisce proprio le aree più fragili della Sicilia interna. E chi prova a giustificarlo con parole come ‘rimodulazione’ o ‘potenziamento territoriale”’– come ha fatto l’onorevole Mancuso – sta prendendo in giro un intero territorio. Mentre Mancuso parla di ‘opportunità per la sanità territoriale’, la realtà racconta altro: meno letti significa meno ricoveri, più attese, più viaggi della speranza. Significa lasciare i cittadini da soli, in un momento in cui il sistema sanitario ha bisogno di essere rafforzato, non sacrificato“, tuona la componente della direzione regionale dem, aggiungendo: “Caltanissetta non è una provincia sacrificabile. Non è il salvadanaio da cui attingere per coprire gli errori altrui. E il silenzio complice del sindaco Tesauro è altrettanto grave: difendere la propria città non significa leggere comunicati scritti da altri, ma alzare la voce, pretendere rispetto e fermare scelte scellerate. Chi sta al governo di questa Regione ha fatto una scelta chiara: ha deciso che Caltanissetta può essere sacrificata. Se pensano di spegnere la sanità pubblica a Caltanissetta senza incontrare resistenza, si sbagliano di grosso. Questa volta, nessuno farà finta di nulla. Chi ha governato questi tagli, ne risponderà pubblicamente e politicamente e chi ha firmato questi tagli se ne assumerà la responsabilità davanti ai cittadini“.

“Mi pare che vogliano assumere un atteggiamento di chi inizia una guerra senza che ancora nessuno l’abbia dichiarata“, commenta il deputato regionale di Forza Italia, Michele Mancuso.
“Il ragionamento che ho fatto è questo: nel mese di aprile – maggio abbiamo approvato in commissione Salute un’ipotesi di rete ospedaliera, sulla base di questa l’assessorato ne ha tratto le conseguenze immaginando dei tagli di alcuni posti letto, tra Gela e Mussomeli in particolare quelli più delicati. Nella conferenza dei sindaci a cui ho partecipato giovedì scorso, s’è preso atto che nessuno dei sindaci era d’accordo con questi tagli e io per primo ritengo che sia inopportuno, ne ho parlato anche con l’assessorato alla Salute e il direttore Iacolino. È inopportuno che una realtà come la Breast Unit di Gela che si occupa di interventi di tumore alla mammella, più di 200 l’anno, possa immaginare di perdere posti letto trattandosi di un reparto veramente salva vite, così come è inimmaginabile che l’ortopedia di Mussomeli ogni anno nominata tra le prime in Italia per quantità e qualità di interventi al collo del femore possa immaginare un taglio di due posti letto così come l’urologia di Gela dove si è svolto un concorso per sette urologi possano avere dei tagli. Per cui sulla base di questi ragionamenti e dei rilievi che hanno fatto i sindaci mi sono confrontato con l’assessorato alla salute e sono sicuro che ne prenderà atto e ne trarrà le giuste e dovute conseguenze e considerazioni“.
“Questa rete ospedaliera – continua – preso atto dei rilievi può essere un’opportunità per il territorio, perché per esempio per la prima volta si parla di endocrinologia chirurgica così come si parla di UTIC sia a Caltanissetta che a Gela come Unità Operative Complesse, diciamo che loro hanno colto solo l’aspetto della preoccupazione ma realmente ci sono tutte le condizioni affinché invece possa essere un’opportunità e avere anche un miglioramento dei dipartimenti e delle unità operative complesse“.

“Credo che l’assessorato – conclude – abbia capito perfettamente quelle che sono le esigenze e le cose intoccabili in una struttura sanitaria dove tutto è delicato e precario e non può essere appunto cambiato. In questa provincia di che se ne dica dal presidente Schifani abbiamo solo tratto aspetti positivi, le royalties su Gela, il dissalatore, la rete idrica a Caltanissetta, finora possiamo dire che abbiamo avuto grande attenzione e quindi perché non dovremmo averne nella sanità dove finora c’è stata, quindi basta il confronto sereno e vedremo cosa viene fuori, però fare una guerra senza che ancora nessuno l’abbia dichiarata mi sembra inopportuno, penso sia più utile essere costruttivi e confrontarsi sulle cose realmente necessarie“.