Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, ha delineato le sue priorità e visione per il futuro della sanità territoriale, affrontando temi cruciali come il riordino della rete ospedaliera, la formazione del personale e iniziative sociali di grande impatto.
Rete ospedaliera
“Il 5 novembre scorso ho trasmesso alla Regione una proposta di riordino della rete ospedaliera, basata su una semplificazione del quadro organizzativo per migliorare l’efficienza. L’idea è quella di unificare i presidi di primo livello nelle aree territoriali che caratterizzano la provincia di Trapani: Trapani e Alcamo, Marsala e Salemi, Mazara e Castelvetrano. Questo non significa declassare alcuni presidi, ma offrire una lettura più funzionale e ottimale dell’organizzazione sanitaria, creando poli specialistici chiari e integrati tra i sette ospedali della provincia”.
Croce ha sottolineato la necessità di rafforzare il ruolo del Sant’Antonio Abate, il principale ospedale della provincia, immaginandolo come polo per le grandi specialità, e ha annunciato un progetto ambizioso per Pantelleria, con l’obiettivo di sviluppare un centro di telemedicina e turismo sanitario, per affrontare le difficoltà legate all’insularità.
Tra le iniziative principali, figura anche l’attivazione della Stroke Unit presso l’ospedale di Castelvetrano, servizio essenziale per la Valle del Belice, che garantirà un trattamento adeguato per l’ictus, rispondendo alle specificità territoriali e alle esigenze della popolazione locale.
Formazione e reclutamento del personale
Un altro punto cardine è il reclutamento e la formazione continua del personale sanitario. “Stiamo attivando collaborazioni con specialisti di alto livello delle Aziende sanitarie di rilievo della nostra regione tra cui L’Arnas Civico, il Policlinico di Palermo, L’Asp di Agrigento con il quale a breve lanceremo anche delle iniziative congiunte. Non possiamo più immaginare un sistema in cui il medico inizia e termina la carriera nello stesso ospedale. Oggi dobbiamo adeguarci al dinamismo professionale, valorizzando i giovani specializzandi che possono contribuire fin dal quarto anno, ma anche coinvolgendo pensionati esperti, in un mix che garantisca competenze ed esperienza“.
Il sociale
Croce ha inoltre parlato del ruolo sociale dell’Asp evidenziando che: “Fin dall’inizio ho raccomandato ai miei collaboratori di predisporre un elenco delle giornate nazionali e mondiali che scandiscono il nostro fitto calendario annuale. Questi momenti, pur non avendo sempre un’immediata connotazione sanitaria, rappresentano un‘opportunità importante da valorizzare e celebrare. Le iniziative legate a queste ricorrenze non si limitano al mero simbolismo, ma spesso hanno risvolti pratici, formativi ed esperienziali. Questo approccio ci permette di ricordare, a noi stessi e alla comunità, il ruolo fondamentale delle aziende sanitarie territoriali come le Asp, che non solo forniscono assistenza sanitaria, ma svolgono anche una funzione centrale nel tessuto socioeconomico del territorio”.
In merito alle iniziative per contrastare la violenza di genere: “Abbiamo istituito un Centro per uomini autori di violenza, in collaborazione con le istituzioni giudiziarie e di pubblica sicurezza. Questo centro fornisce supporto psicologico agli uomini, aiutandoli a riconoscere e prevenire comportamenti lesivi, sia consapevoli che inconsapevoli”.