Rimane in stallo la vertenza dei lavoratori forestali della Regione Siciliana. Oggi, più di mille precari del comparto di prevenzione boschiva si sono radunati sotto la presidenza della Regione, a Palermo, per avere un confronto con i vertici del Governo isolano. Due i motivi del contendere. Da un lato l’emendamento da 55 milioni di euro naufragato a Roma con cui si sarebbero dovute garantire le stabilizzazioni di tutti i forestali siciliani. Dall’altro la riforma di settore che la Regione avrebbe dovuto portare avanti ma che è rimasta in stallo ormai da mesi.
Il vertice a Palazzo d’Orleans
Argomenti di cui si è discusso in un vertice tenuto a Palazzo d’Orleans fra i rappresentanti dell’esecutivo isolano e i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Presenti all’incontro l’assessore al Territorio Giusy Savarino e quello all’Agricoltura Salvatore Barbagallo. Un confronto durato oltre due ore ma dal quale è emersa una corposa fumata nera. “Manca la copertura finanziaria per l’aumento del monte ore“, ha commentato ai microfoni de ilSicilia.it il segretario regionale della Flai Cgil Tonino Russo.
Tutto rinviato a febbraio
Elemento di cui si dovrebbe discutere in un prossimo vertice convocato per il 3 febbraio. In quell’occasione, i rappresentanti dei lavoratori dovrebbero confrontarsi con l’assessore al Bilancio Alessandro Dagnino e con il governatore Renato Schifani. L’obiettivo è trovare le risorse per portare avanti la riforma dei Forestali. Operazione per la quale, riferiscono i sindacati, servirebbero circa 39 milioni di euro. “Non è concepibile – dichiarano le sigle dei lavoratori in una nota – che dopo anni di rivendicazioni sindacali e di discussione su una riforma fondamentale per rilanciare il settore, per la cura del territorio e per dare stabilità al lavoro, la vertenza si trasformi in una bolla di sapone. Non è accettabile e siamo pronti se non avremo già il 3 febbraio risposte per i lavoratori a proseguire con la mobilitazione”. Da fonti sindacali si apprende infatti che i precari forestali sarebbero pronti a realizzare in quell’occasione dei presidi in tutta l’Isola. E qualcuno, in caso di esito negativo dell’incontro, non esclude che in futuro si possa ricorrere anche allo sciopero generale.
La replica degli assessori regionali
Parole a cui replica a stretto giro di posta l’assessore al Territorio Giusy Savarino, in una nota diffusa dalla Regione a metà pomeriggio. “Abbiamo incontrato una delegazione delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori forestali per conoscere le loro richieste e abbiamo confermato l’intenzione del governo di realizzare un’importante riforma di settore – ha affermato – affrontando con serietà i problemi degli operai, ma anche garantendo la copertura finanziaria per un triennio. Per questo motivo abbiamo convocato i segretari generali dei sindacati per il prossimo 3 febbraio, per avere certezza della tempistica e delle risorse, con il contributo dell’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino“.
Parole a cui si aggiungono quelle dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo. “Non posso che riaffermare la volontà di portare a compimento questa riforma – ha aggiunto l’assessore – strategica per dare risposte all’intero comparto, che contribuisce alla tutela del territorio siciliano“.