“La riforma delle Province è un problema del Parlamento regionale“. Così dichiara il governatore Renato Schifani, intervenuto questa mattina all’inaugurazione della fermata “Libertà” di Palermo. Il numero uno di Palazzo d’Orléans ha parlato a margine dei principali temi in cima all’agenda politica siciliana. Fra questi c’è anche il ddl che interessa le tre Città Metropolitane e i sei Liberi Consorzi che, stante così le cose, dovrebbero andare al voto con le elezioni di secondo livello il prossimo 15 dicembre. Tradotto, a scegliere i prossimi consiglieri provinciali saranno i sindaci e i consiglieri comunali. Ma la politica regionale sembra aver cambiato idea rispetto a quanto deciso all’Ars in estate, con i capigruppo di maggioranza impegnati a sottoscrivere il testo che prevede di ridare la parola agli elettori nella primavera del 2025, superando così la tanto discussa legge Delrio.
Tempi stretti per la riforma delle Province, il pensiero di Renato Schifani
I tempi però sono stretti e l’agenda politica dell’Ars è molto fitta. Dopo settimane di stallo sul ddl enti locali, poi ritornato in commissione per la terza volta di fila, oggi Sala d’Ercole si ritrova oberata di lavoro e con scadenze inderogabili. E in un simile quadro il presidente della Regione Renato Schifani tiene a ricordare a tutti le proprie competenze, al netto delle priorità da portare avanti.
“La riforma delle Province è un problema parlamentare – sottolinea -. Sono abituato ad assumermi le mie responsabilità quando si tratta di azioni di Governo. Avevamo portato in aula in passato la propria riforma che prevedeva l’elezioni diretta delle Province. Era stata approvata in commissione, poi in aula è stata bocciata. Se il Parlamento e la maggioranza hanno oggi valutazioni diverse, le pongano in essere. Ho dovuto convocare le elezioni modello Delrio per il 15 dicembre. E’ una data che può essere differita solo in presenza di una norma primaria del Parlamento. Non so se il Parlamento adotterà o meno questa scelta. I tempi sono stringenti per sciogliere questa riserva“.
“Non vi è dubbio – aggiunge Schifani – che la volontà del Governo Nazionale sia abolire la legge Delrio. Ha fallito. In Sicilia abbiamo migliaia di chilometri di strade provinciali abbandonate. Da qui a realizzarla al più presto saranno i tempi parlamentari a decidere. Rispetto il Parlamento ma ho delle priorità. L’approvazione a giorni dell’assestamento di bilancio, che libererà centinaia di milioni di euro, e il rispetto dei tempi per l’approvazione della manovra entro l’anno. I siciliani hanno bisogno di una spesa corrente certa, senza andare all’esercizio provvisorio. Se all’interno di questo ragionamento si introdurrà la riforma delle Province, senza derogare a queste mie prerogative, deciderà il Parlamento“.