Giusi Savarino presidente della commissione Ambiente, era stata chiara ieri in Aula a Palazzo dei Normanni. La IV commissione doveva discutere proprio oggi i primi cinque articoli da approvare a sala d’Ercole in merito al ddl rifiuti. Ma la bocciatura del primo articolo ha fatto venire meno l’accordo sulla gestione dei lavori. Quindi oggi è stata disdetta la seduta della commissione dell’Ars che si sarebbe dovuta riunire stamane per un approfondimento del disegno di legge.
Tutto fermo quindi in merito alla riforma tanto acclamata dal presidente Musumeci. Anche se il capogruppo di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò è certo che: “Noi vogliamo andare avanti con lealtà e con grande coerenza“.
Il governatore Nello Musumeci non molla, nonostante non ha al momento una maggioranza a Palazzo dei Normanni. L’ordine di scuderia è quello di proseguire con l’esame del testo martedì prossimo. La maggioranza ne ha discusso ieri sera, dopo la chiusura della seduta d’Aula, in un vertice: l’indicazione è quella di presentare degli emendamenti di riscrittura.
“Faremo di tutto affinché questa riforma importante possa andare avanti“, afferma il capogruppo di Db Alessandro Aricò.
Gli uffici dell’Ars spiegano che il testo rimane in Aula e che l’art.1 bocciato non inficia il resto del ddl, perché si tratta di norme di principio. In vista della prossima seduta, alcuni pontieri della maggioranza cercheranno un dialogo con le opposizioni.
Il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo, tuttavia mantiene il punto: “Abbiamo già chiesto il rinvio in commissione, perché quel testo non sta in piedi, fa acqua da tutte le parti; se il governo ritiene di andare avanti noi faremo la nostra parte, proseguendo la battaglia“.
Anche il M5s tiene il punto. “La nostra idea non cambia – dice il deputato M5s Giampiero Trizzino – Il ddl in Aula non può rimanere, torni in commissione e si discutano gli emendamenti. Prima del voto finale è passato l’emendamento che scardinava la distribuzione degli ambiti per provincia anche coi voti della maggioranza e’ evidente che l’impianto di Musumeci non piace neppure ai suoi compagni di partito“.