Scossone politico a Riposto. Il sindaco Davide Vasta ha revocato l’incarico assessoriale al forzista Valerio Cucé.
Valerio Cucé, dopo la retrocessione da vicesindaco a semplice assessore dello scorso agosto, esce definitivamente dagli assetti comunali, come riportato dalla determina sindacale, per via “dell’indebolimento del rapporto fiduciario tale da minare i rapporti all’interno della stessa Giunta Comunale, causando una instabilità politico-amministrativa e facendo venir meno le basi per una futura e proficua collaborazione in merito agli indirizzi programmatici, con riflessi diretti sull’azione politico-amministrativa e sul raggiungimento degli obiettivi politici prefissati, come evincesi da fatti, che denotano discredito, in varie circostanze, contro la persona del Sindaco ed il delinearsi di un rapporto conflittuale con il Capo dell’amministrazione medesimo oltre che assenza di legame partecipativo nell’ambito dell’organo di governo dell’ente“.
“Chi mi conosce lo sa – spiega il primo cittadino – ho sempre creduto nei rapporti basati su onestà, rispetto e lealtà, imprescindibili sempre, anche in politica, dove tutto in realtà sembra concesso. Se questi valori vengono meno, come ho già detto in passato, non esiste convenienza, vantaggio o interesse che possano prevalere. Non ho mai fondato la mia attività politica sul mero consenso, non l’ho mai anteposta ai miei valori e alla mia dignità. Il sostegno ricevuto in campagna elettorale, per quanto prezioso, non autorizza il venir meno di quei principi basilari su cui si fondano i rapporti umani. Quando ciò accade reputo impossibile proseguire il cammino con chi ha dimostrato di non avere idea di cosa siano quei valori. Per questi motivi – sottolinea – oggi ho revocato le deleghe all’assessore Valerio Cucè, da cui prendo definitivamente le distanze come uomo e come politico. D’altronde, i comportamenti manifestati nei rapporti umani non possono che manifestarsi allo stesso modo, o peggio, anche nell’attività politica. Il dialogo con Forza Italia – conclude – con cui da parte mia non è in corso alcuna frattura, resta, per quanto mi riguarda, aperto, in attesa di trovare nuove convergenze“.