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È stato presentato oggi al comune di Palermo il PUDM (Piano Utilizzo Demanio Marittimo), iter cominciato nel 2013 quando una prima proposta fu condivisa dalla Giunta e successivamente trasmessa alla Regione per l’approvazione.
Proprio la Regione nel 2017 ha emanato le nuove linee guida per le realizzazione dei Piani che ha restituito al Comune per la rielaborazione.
Il nuovo PUDM divide la costa in tre tipologie di aree:
- Le aree di rilevante interesse naturalistico interessate da soli interventi di ripristino ambientale e paesaggistico e da usi per sole attività culturali, commesse alla fruizione del mare e dei Siti Natura 2000;
- Le aree di spiaggia, per la fruizione del mare per attività balneari e ricreative;
- Le aree di scogliera, per la fruizione del mare per attività balneari.
Le aree di spiaggia e di scogliera sono a loro volta suddivise in senso longitudinale in:
- Aree per il libero transito, in prossimità della battigia, che non possono date in concessione e che sono liberamente fruibili;
- Le aree per solarium, dove possono essere collocati gli ombrelloni, che non possono essere recintate (compreso quelle in concessione);
- Le aree per le attrezzature, dove collocare i manufatti e le opere per i necessari servizi (Wc, depositi, docce, cabine, punti di ristoro).
Rispetto al precedente PUDM il nuovo Piano, si legge nel documento:
- Utilizza un regime più rigido di salvaguardia del patrimonio ambientale, rappresentato dai Siti della Rete Natura 2000;
- Definisce una zonizzazione più aderente allo stato dei luoghi;
- Delinea una disciplina di Piano più coerente e più compiuta, includendo anche aree non demaniali che, però, sono essenziali per garantire adeguate condizioni di accessibilità al mare;
- Rende vincolante e regolamenta la formazione di una parco lineare, previsto in gran parte dei tratti interessati;
- Incrementa le condizioni di accessibilità al mare attraverso l’introduzione di un percorso ciclopedonale parallelo alla linea di costa che, senza alcune interruzione per i tratti pianificati, si sviluppa per tutta la lunghezza della costa.
Quest’ultimo aspetto costituisce la parte più innovativa delle previsioni del Piano, pur mantenendo i precedenti accessi ortagonali al mare, incrementa l’accessibilità con un percorso lungo- costa, situato tra le residenze ed attrezzature i tratti di spiaggia e scogliera.
La passerella di Romagnolo dovrebbe tornare di proprietà del Comune, inoltre, sono previsti circa seimila metri quadrati di spiaggia dedicati allo sport, il faro di Capogallo dovrebbe essere sede di un centro di educazione ambientale, è previsto un parco nella zona dell’Oreto e una pista ciclabile che va da Villabate al Faro di Capogallo.
“Si tratta di uno strumento sociale sull’uso del demanio” ha più volte detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, affiancato dall’assessore uscente Sergio Marino che nel corso della conferenza è entrato nel dettaglio del Piano affermando “il piano ha un obiettivo che è quello della libera concessione della maggior parte della costa ai cittadini.
Inoltre – ha aggiunto Marino – le nuove concessioni avranno durata di sei anni, e si potrebbero prolungare se il concessionario procede con la bonifica della zona (soprattutto costa sud)”.
“Il PUDM comporterà una vera e propria rivoluzione per la costa sud di Palermo, con importanti interventi di riqualificazione e bonifica che restituiranno il mare ai palermitani. Il consiglio comunale, che sarà coinvolto in due fasi, si farà trovare sicuramente pronto come ha già fatto nel 2014“, ha affermato Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022.