Lo definisce un’offesa all’intelligenza delle persone il Piano di riqualificazione da 25 milioni di euro per l’area industriale di Gela approvato dal governo regionale il 19 agosto scorso. A prendere la parola è Lillo Speziale, già deputato regionale per diverse legislature nonchè presidente della Commissione antimafia all’Ars, oggi tesoriere del Partito democratico siciliano. “Come cittadino di Gela – dichiara – mi sento offeso del fatto che qualcuno possa pensare che una città dove è stato cancellato un sito industriale tra i più importanti d’Europa possa riprendersi con un contributo di 25 milioni di euro. Con 25 milioni di euro si fa un capannone”.
“Parliamo di cifre ridicole – sottolinea – in relazione alle 432 domande di finanziamento pervenute”. Quasi tutte sono state presentate da piccole e medie imprese per progetti di riconversione superiori a 1.5 milioni di euro. “Non si ha un’idea dello sviluppo e degli interventi – continua Speziale – e si mette in campo una propaganda speciosa e subdola che fa apparire le cose in modo diverso da quello che sono”. Una dura presa di posizione nei confronti del governo regionale di Nello Musumeci e di quello nazionale a guida M5S e Lega Nord.
“Quando si chiuse il Clorosoda a Gela col governo Prodi – spiega – si concordò un’iniziativa con i contratti di area 488, patti economici di intervento e credito di imposta che complessivamente arrivarono a 600 miliardi delle vecchie lire. Quello era un intervento che permetteva di indicare un’idea di sviluppo”.
“Ora io mi indigno – rincara – perchè Gela necessita di un intervento radicale per quello che ha dato alla società siciliana e italiana in termini di prodotto interno lordo e di ricchezza. A me sembra che la propaganda del governo Musumeci sia offensiva. Propaganda sostenuta dal sindaco Messinese, perchè 25 milioni sono niente”.
Per l’ex parlamentare del Pd “andrebbe aperta una trattativa forte in termini di sviluppo economico per quella realtà che è una realtà ricca di piccole e medie imprese tra le più importanti della sicilia, una vertenza vera e propria con lo Stato in modo da valorizzare la sua vocazione industriale. Questo governo però non lo farà perchè alla Lega interessa solo il Nord e il M5S ha sempre sostenuto che gli stabilimenti petrolchimici dell’area industriale andavano chiusi”.