Il cronoprogramma è stato fin qui rispettato, anche in armonia con la filosofia di risanamento che ha ispirato sia la legge Carfagna che l’azione di ArisMe e dell’ufficio commissariale guidato da Marcello Scurria. Stop ai quartieri ghetto (in stile Vele di Scampia) sì a rigenerazione del territorio e ad integrazione.
RIVOLUZIONE RISANAMENTO
Ecco perché, anche alla luce del fatto che le risorse erogate sono state utilizzate con ogni probabilità la legge sul risanamento di Messina sarà rifinanziata (in linea temporale con le scadenze indicate per il Pnrr). Finora sono state comprate più di duecento case in base al diverso approccio seguito in questi anni che punta non alla costruzione di casermoni che prendono il posto delle baraccopoli ma appartamenti già esistenti e persino scelti dalle famiglie in graduatoria attraverso veri e propri tour (QUI)
IN TOUR PER LA CASA
Una rivoluzione di metodo che ha consentito di snellire i tempi elefantiaci, dare dignità a chi ha vissuto per decenni in condizioni intollerabili, muovere l’economia locale, bonificare vaste aree e restituirle alla città trasformate. La gioia di chi ha potuto scegliere la nuova casa è la prova che i cambiamenti sono possibili se si lavora in squadra e nella stessa direzione. Tutto questo ha permesso di spendere in modo efficace quasi tutti i 100 milioni previsti dalla legge e quindi consentirà all’ufficio commissariale di chiedere un potenziamento delle risorse.
DAL DEGRADO AI PARCHI
Là dove c’erano baracche sorgeranno parchi urbani nel cuore di rioni considerati difficili QUI (quello di Camaro è un gioiellino e l’area della Magnolia a Giostra lo diventerà quanto prima QUI).
Entro fine anno, come spiega Marcello Scurria, saranno completate le assegnazioni alle famiglie con persone fragili, che è stata la priorità che il subcommissario al risanamento si è dato sin dal suo insediamento (QUI) anche in virtù di quanto vissuto sul campo da presidente di ArisMe negli anni precedenti. “Ho assunto un impegno morale, nessuna di queste persone, fragili e fragilissime dovrà più vivere in una baracca. Entro fine 2024 avremo dato abitazioni dignitose complessivamente a 250 famiglie”. (QUI)
PROSSIMI STEP
Nel frattempo si procede con la bonifica delle aree di Fondo Saccà e Fondo Basile e con le operazioni di demolizione nei vari ambiti rimasti (QUI) anche là dove, può sembrare paradossale a dirsi ma è così ci sono “microbaraccopoli invisibili”, ignorate per anni e che per lungo tempo sono “sfuggite” ai censimenti (QUI).
RIFINANZIAMENTO
Dopo mezzo secolo di fallimento delle politiche di risanamento (fiumi di soldi andati perduti e dirottati in altre direzioni regionali) Messina sta raggiungendo l’obiettivo. La legge sul risanamento, frutto di una battaglia tenace della sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano che portò, da deputata, le immagini delle baraccopoli in mostra alla Camera e Mariastella Gelmini e Mara Carfagna tra le baracche reali pochi mesi dopo, ha dato le risorse necessarie per cambiare la città e gli strumenti operativi (con le figure commissariali) per portare “a terra” i risultati.
Il mandato di Scurria è stato prorogato a dicembre 2025 anche se è probabile una successiva proroga fino al 2026 ed il prossimo anno sarà fondamentale per portare ulteriori risorse con il rifinanziamento.