Nel giorno in cui è attesa la formazione del neo governo targato Giorgia Meloni (e tra i nomi dei papabili c’è quello dell’ex governatore dell’Isola e neo senatore di FDI Nello Musumeci, con probabile delega al Mezzogiorno) in Sicilia, i tempi per la costituzione della Giunta Schifani, potrebbero subire un’accelerazione.
Tecnicamente, i parlamentari regionali uscenti rimarranno in carica fino al 7 novembre. L’inizio ufficiale dei protagonisti della 18esima legislatura rimane ancora in alto mare, dato che la proclamazione dei deputati per provincia viaggia a rilento, per via delle difficoltà a compilare i verbali in alcune sezioni che non hanno permesso di dichiarare chiuso lo scrutinio.
L’insediamento all’Assemblea regionale siciliana e la successiva formazione del governo Schifani potrebbero così avvenire il prossimo mese, probabilmente dal 14 al 19 novembre. Schifani dovrà convocare la prima seduta d’aula entro 20 giorni dalla proclamazione di tutti e 70 deputati. Quindi, se la proclamazione dovesse avvenire entro la fine di ottobre, i venti giorni scadrebbero tra l’11 e il 15 novembre circa. Così, il nuovo governo sarebbe effettivamente operativo a due mesi dalle elezioni regionali del 25 settembre scorso.
Però, qualche novità in questo senso c’è. Ieri, Giorgio Assenza, riconfermato a Sala d’Ercole in quota Fratelli d’Italia con oltre 6000 preferenze, è andato al Tribunale di Ragusa per la proclamazione.
Intanto, subito dopo il suo insediamento, il presidente della Regione è impegnato nella gestione delle attuali emergenze. Già a partire dalla prossima settimana, dovrebbe aprire il dossier che riguarda la squadra dei nuovi assessori, indicando i criteri che ne determineranno la scelta. Schifani ha già anticipato che saranno reclutati tra i deputati di Sala d’Ercole, e in alcuni casi aprirà agli “esterni”, per esigenze di competenza tecnica. Ma tutto al tempo opportuno, perché soltanto dopo la proclamazione degli eletti all’Ars, il neo governatore prenderà in esame il fascicolo in questione.