A due giorni di distanza dall’arresto per la pesante accusa di associazione delinquere finalizzata ad una evasione fiscale da Un milione e 750 mila euro, Cateno De Luca è stato assolto oggi da tutti i capi di imputazione contestatigli nell’ambito del cosiddetto Sacco di Fiumedinisi che aveva portato al suo primo arresto nel 2011, quando era sindaco del piccolo comune ionico.
Cadono le accuse di abuso d’ufficio, falso e tentata concussione. Se fosse stato condannato sarebbe scattata per De Luca la legge Severino, con la conseguente decadenza da parlamentare eletto all’Assemblea Regionale ed anche con la definitiva impossibilità di portare avanti la candidatura a sindaco di Messina in vista delle Comunali 2018. La seconda sezione penale del Tribunale di Messina, presieduta da Mario Samperi, ha emesso il verdetto. De Luca venne arrestato il 28 giugno 2011 (e poi posto ai domiciliari) e da quel momento gli è stato contestato di aver commesso presunte speculazioni edilizie nel periodo tra il 2003 e il 2011 quando era primo cittadino di Fiumedinisi. L’inchiesta in questione riguardava, nello specifico, un programma di riqualificazione urbanistica ed in particolare la realizzazione di un albergo con centro benessere e villette. Su questo processo, De Luca aveva anche chiesto invano che venisse spostato al Tribunale di Reggio Calabria.
In questi anni il leader di Sicilia Vera ha dato battaglia sul caso, sia per difendersi nelle aule di tribunale sia soffermandosi pubblicamente sulla vicenda in alcuni comizi dai contenuti forti e protestando a più riprese con veemenza. “Mi è stata applicata una misura da mafioso”, aveva detto riferendosi all’arresto di sei anni fa, e analoga è stata la reazione di De Luca in riferimento al secondo arresto, quello disposto dalla Procura di Messina, mercoledì scorso per una presunta evasione fiscale inerente il Caf Fenapi. De Luca si è dichiarato innocente parlando in un video di “un’ingiustizia” nei suoi confronti, giungendo in particolare che “l’arresto era già previsto”. Domani, intanto, sarà ascoltato proprio per la vicenda della presunta frode fiscale per la quale è stato posto da mercoledì scorso ai domiciliari.