Mission 6 del Pnrr sul tema del diritto alla salute: è partito il confronto tra le Camere del Lavoro di Termini Imerese, Cefalù e Petralia-Alte Madonie e dell’associazione Costituente Madonie-Imera per la piattaforma rivendicativa da proporre ad Asp e istituzioni sulla base delle esigenze del territorio.
La prima riunione, che si è svolta nel salone della Camera del Lavoro di Termini Imerese, alla presenza del coordinatore per la contrattazione sociale e territoriale Cgil Palermo, Giuseppe Guarcello, ha acceso i riflettori sul diritto alla salute nei rispettivi tre distretti socio sanitari 37, 33 e 35, con riferimento alle azioni della missione 6 relative al potenziamento della rete ospedaliera, della medicina territoriale e dell’assistenza territoriale, con la creazione di nuove strutture (case di comunità, ospedale di comunità, centro operativo territoriale) e al rafforzamento e sviluppo dell’assistenza domiciliare e della telemedicina, della medicina di base e della prevenzione.
“Da tempo denunciamo che nei nostri territori la sanità pubblica è stata colpevolmente depotenziata ed impoverita. Le lunghe liste d’attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e per gli esami diagnostici affliggono i cittadini dei nostri Comuni, costringendoli a ricorrere alla sanità privata. E le fasce più deboli della popolazione sono costrette a volte a rinunciare alle cure per la grave carenza di personale medico e infermieristico nei presidi ospedalieri pubblici, che necessitano tra l’altro di lavori di ristrutturazione/manutenzione, a partire dagli ospedali di Termini e Petralia”.
Durante l’incontro, denunciate anche le difficoltà della mobilità nel territorio della provincia di Palermo, con una rete stradale interna deficitaria, che complica la possibilità di esercitare il diritto alle cure.
Questi gli obiettivi stabiliti al confronto: consolidare la collaborazione delle associazioni e del terzo settore sociale, per l’analisi dei bisogni socio sanitari territoriali e per l’individuazione di aree di intervento da proporre alle amministrazioni locali; contribuire al miglioramento del servizio sanitario regionale; richiedere il potenziamento della rete ospedaliera Asp, a cominciare dagli Ospedali di Termini e di Petralia e della Fondazione Giglio di Cefalù. E ancora: sostenere l’integrazione socio-sanitaria come strumento per lo sviluppo ed il rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio; assicurare la partecipazione democratica alle scelte socio-sanitarie da effettuare, vigilando sull’efficacia e efficienza delle misure previste dal Pnrr.
“Chiederemo alle pubbliche amministrazioni, all’Asp, per mezzo dei direttori dei distretti sanitari, ai comitati dei sindaci dei distretti sanitari 37,33,35, agli uffici piano dei Comuni capofila, all’Assessorato alla salute, di avviare percorsi di confronto sui bisogni della popolazione, utilizzando al meglio le risorse disponibili – dichiarano i tre responsabili delle Camere del Lavoro di Termini, Cefalù e Petralia Laura Di Martino, Filippo La Mantia e Lillo Spitale – Animeremo in maniera costante il dibattito con la cittadinanza e con le associazioni a livello distrettuale e saremo pronti alla mobilitazione laddove non si avvieranno i percorsi di contrattazione per migliorare la qualità di vita delle cittadine e dei cittadini del nostro territorio”.
Aggiunge il coordinatore contrattazione sociale territoriale Cgil Palermo Giuseppe Guarcello: “L’azione di coordinamento e stimolo della contrattazione sociale delle Camere del Lavoro zonali continuerà nei prossimi giorni con le iniziative già programmate a Bagheria, Corleone, Partinico, la rilevazione dei bisogni nel territorio provinciale sarà la base per la piattaforma rivendicativa provinciale.”