“Gesualdo Bufalino è uno di quegli uomini che ha meglio raccontato la nostra Isola”. Lo dice l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, nel giorno in cui ricorre il centenario della nascita.
“D’altronde – evidenzia Samonà – chi meglio dello scrittore comisano ha saputo leggere la complessità dell’animo siciliano sempre oscillante tra estroversione e riservatezza, luce e oscurità, testo e sottotesto? Chi, se non lui, ha parlato di ‘isolitudine’, neologismo che rappresenta così bene il nostro essere ‘isole nell’Isola?’ Chi ha raccontato con tanto amore e, allo stesso tempo, disincanto, questa nostra terra amata dagli Dei e, spesso, profanata dagli uomini? Chi ne ha rivelato l’innocenza che può trasformarsi in amaro miele?”
“Oggi – aggiunge Samonà – il mio susseguirsi di riflessioni è un omaggio ‘altro’ al Maestro che, per tutta la vita, ha dimostrato grande appartenenza alla sua Sicilia, così difficile da vivere, ma ancor più difficile da abbandonare, diventandone uno degli emblemi. Chiudo, con una frase che penso possa bene rappresentare il rapporto fra Bufalino e la Sicilia e che oggi voglio dedicare a questo grande rappresentante della letteratura del Novecento: Ciò che si ama ci appartiene per sempre. Grazie don Gesualdo”.