“La delibera riguardante “interventi per l’emergenza abitativa” è guidata dal prevalente interesse dell’amministrazione comunale di andare incontro al bisogno e di fornire risposte nel rispetto della legalità e della giustizia sociale. Spiace constatare che ci sia qualcuno che, strumentalizzando la verità, provi a screditare il provvedimento perché non conosce né dati, né fatti o perché, peggio, coltiva pregiudizi ideologici”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla commenta le polemiche sulla sanatoria che riguarda chi ha occupato abusivamente immobili confiscati alla mafia.
Per il sindaco “basta, infatti, leggere la determina dirigenziale del 3 gennaio che ha attivato la procedura di regolarizzazione delle occupazioni senza titolo per gli alloggi confiscati”.
“Nel documento è chiaro – sottolinea Lagalla – come la procedura non preveda un’automatica regolarizzazione, ispirata alla legge regionale 8 del 2018: infatti, oltre a una verifica delle documentazioni riguardanti gli occupanti, la loro insussistenza reddituale e patrimoniale e l’iscrizione nelle liste dell’emergenza abitativa precedente all’occupazione, nonché il rispetto dei requisiti di cui alla predetta legge regionale, è previsto l’obbligo di acquisizione da parte del Comune della certificazione antimafia per tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare fino al quarto grado, fornita dalla Prefettura”.
“Risulta, quindi, paradossale – conclude il sindaco – che vengano mosse critiche a un provvedimento che contribuisce a fare chiarezza ed agevola l’individuazione di eventuali casi di incompatibilità, visto che, negli anni, nessuno ha proceduto ad accertamenti di alcun tipo”.
“Questa amministrazione ha ritenuto di avviare un percorso per proporre regole sul versante delle occupazioni abusive, in coerenza con la legislazione regionale. Gli uffici hanno, infatti, ritenuto che, a fronte di un’emergenza abitativa, in analogia a quanto avviene negli immobili Erp, potesse essere applicata anche ai beni confiscati la norma regionale sul riconoscimento del titolo ad acquisire l’immobile occupato, ove l’occupazione risulti antecedente al dicembre 2017″. Lo afferma in una nota l’assessora all’Emergenza abitativa del Comune di Palermo Antonella Tirrito dopo le polemiche suscitate dal provvedimento di giunta sulla sanatoria per chi occupa abusivamente immobili confiscati alla mafia.
“Nel caso specifico – puntualizza l’assessora – si tratta di immobili trasferiti al Demanio comunale dall’Agenzia dei Beni confiscati nel corso della precedente consiliatura e la cui occupazione è risalente o addirittura antecedente alla stessa acquisizione demaniale”.
“In ultimo va sottolineato che il piano di azione al contrasto all’emergenza abitativa punta alla creazione di più poli di accoglienza per famiglie disagiate” conclude.