Condividi
Nella manovra ter

Sanità in pressing: Schifani strappa l’ok alla norma sulle liste d’attesa, ma il digitale resta in sospeso

venerdì 8 Agosto 2025

Alla fine la norma sulle liste d’attesa è passata il 7 agosto 2025. Non senza trattative, confronti serrati e un emendamento governativo di riscrittura che ha evitato il rischio concreto di una bocciatura in Aula. Il presidente della Regione Renato Schifani è sceso in campo in prima persona, cercando il dialogo anche con le opposizioni. Il risultato è arrivato: l’Assemblea regionale siciliana ha approvato senza tanti intoppi l’articolo della manovra ter sulle liste d’attesa.

La norma, inserita all’articolo 12 del disegno di legge, è stata modificata rispetto al testo originario. Il nuovo impianto normativo punta ad ampliare e sostenere il ricorso alle prestazioni aggiuntive, anche nei giorni festivi e nelle ore notturne, per abbattere i tempi delle liste d’attesa, previa disponibilità delle strutture.

Cosa prevede?

I medici e il personale sanitario e tecnico delle strutture pubbliche del Servizio sanitario regionale siciliano potranno essere autorizzati a svolgere prestazioni extra orario, secondo piani aziendali approvati dall’Assessorato regionale alla Salute. Le attività straordinarie mirano a garantire l’uso continuativo dei macchinari e il recupero delle prestazioni arretrate. Per queste attività, è previsto un compenso orario lordo di 100 euro per i dirigenti medici e 50 euro per il personale sanitario e tecnico, in linea con la normativa nazionale.

La Regione ha stanziato 66 milioni di euro. Di questi, 60 milioni sono destinati esclusivamente alle prestazioni aggiuntive: 40 milioni per il 2025, 10 milioni per il 2026 e altri 10 per il 2027.

L’Assessorato regionale avrà l’obbligo di monitorare costantemente le attività di governo delle liste d’attesa e di presentare una relazione annuale alla Commissione legislativa dell’ARS entro il 30 aprile, con dati aggregati regionali e provinciali. Inoltre, ogni sei mesi l’assessore riferirà in Aula sui risultati ottenuti. Con l’entrata in vigore della nuova norma, viene abrogato il comma 16 dell’art. 28 della legge regionale n. 28/2024.

Le Aziende sanitarie regionali dovranno dare priorità alle prestazioni più critiche, ad alto contenuto tecnologico e rivolte alle categorie fragili: pazienti oncologici, cronici complessi, disabili, minori, donne in gravidanza e soggetti vulnerabili sul piano socio-economico.

Il compromesso sul comma 4

Rispetto alla bozza iniziale, è stato stralciato il comma 4, che conteneva misure strutturali per il potenziamento dei sistemi informatici di prenotazione e la riorganizzazione delle agende digitali.

“L’assessore ha assicurato che porterà le soluzioni in commissione – ha spiegato una fonte presente ai lavori –. È un primo passo in avanti”,

Resta comunque l’amaro in bocca per la mancata approvazione dell’intero pacchetto. “È stata evitata la contrapposizione muro contro muro – ha spiegato un interlocutore istituzionale – ma servirà presto una programmazione più organica. Il comma stralciato era quello che affrontava il nodo sistemico della digitalizzazione e della governance delle agende”.

I numeri della crisi

In Sicilia risulterebbero circa 212.000 prestazioni arretrate, di cui 182.000 tra visite ed esami specialistici e 29.734 ricoveri programmati mai eseguiti. Un’emergenza che si traduce in migliaia di pazienti in attesa, centinaia di rinunce e un’emorragia economica verso altre Regioni.

L’Assessorato guidato da Daniela Faraoni sta cercando di cambiare rotta con l’introduzione del RUAS – Responsabile Unico Regionale dell’Assistenza Sanitaria –, incardinato nel DASOE e affidato a Giacomo Scalzo, chiamato a fare ordine nel caos della prenotazione sanitaria siciliana.

A pesare maggiormente è la disomogeneità organizzativa: reparti congestionati convivono con presidi sottoutilizzati, generando liste d’attesa a macchia di leopardo e percorsi di cura frammentati.

La strategia regionale punta a riequilibrare il sistema attraverso una rete ospedaliera e territoriale integrata, con una distribuzione delle prestazioni basata sull’intensità di cura: alta complessità negli ospedali di secondo livello, media nei presidi territoriali più strutturati, prestazioni semplici affidate alla medicina di base.

Il calendario che verrà

A settembre è atteso un nuovo ciclo di verifica e il documento di programmazione sanitaria, compresa, si spera, la nuova rete ospedaliera. Il cronoprogramma è serrato, ma c’è fiducia sul fatto che, almeno in parte, il riordino possa vedere la luce prima dell’autunno. “L’assessore ha cominciato da poco – sottolinea una fonte di maggioranza – ma il lavoro impostato lascia ben sperare”.

Ma non tutti condividono questo ottimismo. Tra le opposizioni c’è chi parla apertamente di una “norma di transizione priva di visione sistemica” e accusa il governo regionale di voler “tamponare una crisi profonda con soluzioni temporanee e spot mediatici”.

Perplessità anche da chi conosce a fondo i meccanismi interni della Sanità siciliana: Non basta un decreto per cambiare meccanismi bloccati da decenni. Senza riformare l’organizzazione interna, la gestione reale delle agende, il ruolo di alcuni privati accreditati e affrontare il nodo della medicina difensiva, si rischia di ridurre tutto a straordinari sottopagati e a dati poco realistici”.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Beach Volley, successo a Marina di Modica: la Provincia di Ragusa meta indiscussa per lo sport CLICCA PER IL VIDEO

Le video interviste realizzate sul posto da ilSicilia.it raccontano non solo l’evento, ma annunciano importanti appuntamenti sportivi anche per il prossimo anno

BarSicilia

Bar Sicilia con Pino Galluzzo: “Sanità, rilancio industriale e ponte sullo Stretto. Ecco la visione di FdI” CLICCA PER IL VIDEO

Puntata 332 di Bar Sicilia con il deputato regionale di FdI Pino Galluzzo: impegno, risultati e prospettive politiche per una Sicilia che vuole risposte concrete per il rilancio del territorio messinese.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.