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La nota sindacale

Sanità pubblica, Cisl Fp: “L’Asp di Messina è ripartita, basta polemiche”

giovedì 21 Agosto 2025

La Cisl Fp Messina, primo sindacato per rappresentanza e rappresentatività all’interno dell’Azienda sanitaria provinciale, ribadisce il proprio ruolo costruttivo e di vigilanza critica nell’interesse esclusivo dei lavoratori e dei cittadini.

“Non ci siamo mai sottratti al confronto, anche critico, quando necessario a migliorare la gestione delle aziende sanitarie e degli enti pubbliciafferma il segretario generale Giovanna Bicchieri CISL FP ma oggi è necessario fare chiarezza su alcune ricostruzioni inesatte che stanno circolando in merito alle scelte manageriali e al percorso di rilancio dell’Asp di Messina, la più grande azienda sanitaria della provincia”.

Dopo l’emergenza Covid – scrive la Bicchieri – molti presidi ospedalieri hanno subito un depotenziamento che ha comportato la chiusura temporanea di reparti e servizi, come il Pronto Soccorso generale del Presidio Ospedaliero di Barcellona Pozzo di Gotto o la riduzione dei volumi DRG in altri ospedali dell’hinterland nebroideo. Tali criticità hanno spinto l’Asp a ricorrere a convenzioni esterne per garantire la continuità delle cure, senza costi aggiuntivi per i cittadini.”

“Negli ultimi giorni – prosegue il segretario generale – si è anche parlato del trasferimento del reparto di Gastroenterologia dell’ospedale di Milazzo presso il P.O. di Barcellona. Precisiamo che si tratta di un trasferimento temporaneo, previsto solo fino al mese di dicembre, e necessario per consentire i lavori di ammodernamento della struttura. Si è sostenuto poi che l’assenza del reparto di Anestesia e Rianimazione renderebbe insicuro operare presso Barcellona. Tale affermazione non trova riscontro nei protocolli clinici: è sufficiente la presenza di almeno due anestesisti per garantire la sicurezza degli interventi. In caso contrario, anche molti altri servizi territoriali che utilizzano mezzi di contrasto, per esempio per la radiodiagnostica, dovrebbero essere sospesi, cosa che non avviene. Lo stesso discorso vale per il reparto di Medicina, il cui trasferimento a Barcellona è previsto solo fino al completamento dei lavori a Milazzo, attualmente programmati entro la fine dell’anno, ma anche per altri reparti. E non potrebbe essere altrimenti dal momento che l’ospedale di Milazzo, in quanto DEA di I livello, è destinatario del più grande investimento effettuato dall’Asp di Messina nell’ambito del PNRR: 27 milioni di euro per la ristrutturazione e il potenziamento dei servizi.”

“Naturalmente – precisa la Bicchieri – alcuni reparti che continueranno a permanere a Milazzo per garantire adeguati livelli di sicurezza ai cittadini del comprensorio, subiranno lievi e temporanee contrazioni per motivi logistici proprio per affrontare i lavori di edilizia sanitaria. Il reparto di Medicina già attivo su Barcellona ed in atto accorpato a quello di pneumologia di Barcellona Pozzo di Gotto, chiaramente entro il mese di dicembre ritornerà all’ospedale di Milazzo. Così la gastroenterologia, che operando in ambiti che richiedono spazi appositi proprio per garantire i livelli di sicurezza per l’utenza ed i lavoratori, non può essere accorpata ad altre UUOO.”

In atto la fotografia dei due ospedali è la seguente:

Ospedale di Milazzo: Oculistica e Otorino restano invariati; la Pediatria è stata trasferita all’interno dello stesso P/O per cui i sei posti letto sono stati temporaneamente ridotti a cinque più uno di Obi pediatrico; l’Ortopedia rimane invariata a dieci più due posti letto; la Chirurgia temporaneamente passa da dieci posti letto a sei posti letto, la Nefrologia da sei posti letto a cinque; Anestesia/ Rianimazione rimane invariata; il reparto di Cardiologia ne aveva 8 ma di fatto già da svariati mesi erano stati attivati solo 6 posti che dunque rimangono invariati.  Il reparto di Medicina del PO di Milazzo mantiene dodici posti letto ma solo temporaneamente verrà trasferito a Barcellona, a partire da giorno 22, con 20 posti letto più i quattro di Pneumologia, per fare fronte alla carenza di personale del ruolo sanitario e sociosanitario, che in atto sta garantendo turni di servizio anche presso il P.S. generale dello stesso presidio Barcellonese. Proprio in questi giorni l’Asp di Messina provvederà a conferire nuovi incarichi e dunque nuova forza lavoro al Presidio Ospedaliero, ed auspichiamo nuove mobilità interne volontarie.  Ostetricia mantiene otto posti letto più due di day surgery, ma rimane a Milazzo poiché strategicamente posizionato a fianco alla Neonatologia (che mantiene due posti letto) ed alla Sala Parto. La Neurologia di Milazzo aveva otto posti letto più due di Day Hospital e per il momento è stata ridotta a 4 per carenza di medici. La Stroke di Milazzo, ossia la Spoke dell’AOU Universitaria di Messina, verrà attivata con dieci posti letto non appena sarà  reperito il personale medico. In merito alla Rmn, poiché era ormai obsoleta, ed essendosi guastata,  si sta provvedendo all’acquisto di una RMN a tre Tesla, dunque di ultima generazione, destinata al servizio di radiodiagnostica del P/O di Milazzo.

Ospedale di Barcellona: Chirurgia e malattie infettive resteranno inalterate con otto posti per malattie infettive e cinque più tre Chirurgia.

La verità, dati alla mano, è che l’Asp di Messina – sottolinea il segretario generale della CISL FP Messina – ha riacceso i motori dopo anni di immobilismo, grazie a un piano strategico sostenuto dalla Regione Siciliana, dall’Assessorato regionale alla Salute e dalla Commissione Sanità. Oltre ai cantieri aperti, sono in arrivo nuovi incarichi e mobilità interne per rafforzare il personale, soprattutto nell’area sanitaria e sociosanitaria. E questo, fatti alla mano non avveniva da troppi anni. Ecco perché come CISL FP riteniamo doveroso prendere le distanze da sterili polemiche che rischiano di politicizzare l’azione sindacale. Il nostro compito è accompagnare con responsabilità il percorso di rilancio della sanità pubblica messinese, difendendo diritti e servizi, ma senza mai ostacolare le soluzioni che vanno nella direzione del bene collettivo.”

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