Sarebbero più di 25 i morti dell’ultimo naufragio avvenuto nelle acque del Canale di Sicilia due giorni fa. La conferma è arrivata dai migranti sbarcati ieri a Pozzallo da nave Gregoretti con la quale sono giunti anche due cadaveri. Si tratta di due giovani dell’apparente età di 25 anni secondo il medico legale, morti per asfissia da annegamento. La Polizia ha fermato i due presunti scafisti, un gambiano di 33 anni e un senegalese di 23 anni che guidavano i due gommoni partiti dalla Libia.
I migranti di uno dei due gommoni, secondo la ricostruzione fatta da diversi testimoni agli uomini del gruppo interforze di Polizia, sono partiti sabato notte dalla Libia in 160 a bordo di un fatiscente gommone che dopo alcune ore ha imbarcato acqua fino a quando si è squarciato per il troppo peso. A decine sono caduti in mare e solo alcuni sono riusciti a risalire a bordo mentre gli altri annegavano.
I migranti superstiti, nel dare aiuto a coloro che erano in mare, sono riusciti a trarre in salvo solo due persone che dopo poco, però, sono morte. Anche lo scafista è caduto in mare ma poi è riuscito a risalire ed a continuare la navigazione fino a quando il motore si è guastato e sono rimasti in balia delle onde per tutta la notte ed il giorno successivo, ovvero quando sono stati soccorsi dalla motonave.
In questo caso il presunto scafista è stato fermato anche per il reato di morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina considerata la sua condotta che ha messo in pericolo tutti i migranti causando l’incidente in mare che ha avuto come conseguenza la morte di oltre 25 persone.