“Una sanità malata difficilmente può curare i veri malati. E, purtroppo, grazie al governo Schifani, la nostra sanità è quasi in coma, a dispetto dello stoico impegno dei medici e di tutti gli operatori sanitari che, quasi eroicamente, la tengono ancora in piedi. L’ultima vergogna? L’Asp di Palermo, a causa dei contrasti tra i partiti, ancora oggi senza direttore generale a quattro mesi dal trasloco dell’ex direttrice Faraoni all’assessorato alla Salute. La misura è colma dopo gli scandali in serie e le inefficienze che sono all’ordine del giorno un po’ ovunque, alcuni dei quali ci hanno fatto sbarcare persino all’attenzione della cronaca nazionale. Il 15 giugno lo diremo forte in piazza, dove porteremo i siciliani che sono arcistufi di questa sanità da terzo mondo“. Lo afferma il coordinatore regionale del M5S Nuccio Di Paola.
“Riepilogare gli scandali e i disservizi della nostra sanità – dice Di Paola – è diventato ormai quasi impossibile, faremmo prima, forse, a dire cosa funziona. È forse per questo che Schifani continua a non venire in aula per dirci, nel corso della seduta ad hoc che chiediamo invano da mesi, cosa sta facendo questo governo per tamponare le falle, ormai voragini, di questo settore. Il presidente cominci a nominare il direttore dell’Asp di Palermo e metta fine a questo sistema incancrenito, come lui stesso lo ha definito. Gli interessi di bottega dei partiti non possono tenere sotto scacco il bisogno di salute di milioni di siciliani“.
Per dire basta a tutto questo, il M5S ha indetto per il 15 giugno una grande manifestazione di piazza, cui parteciperanno cittadini da tutta la Sicilia, oltre a forze politiche, rappresentanti di movimenti civici, sindacati e associazioni.
“Da mesi, sulla sanità – dice Di Paola – facciamo assemblee nelle varie province siciliane, e dovunque è pianto e stridore di denti. Lo sfascio è totale. Se questo governo fa di tutto per voltarsi dall’altro lato, noi lo costringeremo a guardare e, soprattutto, a mettere in campo azioni importanti. Anche se l’azione migliore in assoluto che potrebbe fare sarebbe quella di farsi da parte“.