“Entro sei mesi voglio vedere le schede di valutazione dei dirigenti della Regione. Non mi vengano a dire che sono tutti bravi. Ho ingoiato la proposta di proroga dei contratti, ma se non arrivano le valutazioni, per ogni singolo dirigente, blocco tutto. Non si può essere dirigenti a vita, anche per questo la macchina burocratica della Regione non è efficiente”. A lanciare quest’avvertimento è il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, che da tempo sferza la burocrazia.
Il governatore ha riferito ai cronisti che ieri in giunta ha trovato la proposta dall’assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina, che prevede la proroga dei dirigenti fino a dicembre. “Avrei voluto evitare la proroga in blocco ed effettuare i controlli sull’operato dei dirigenti – ha detto Schifani -. Ho dovuto ingoiare, ma non ho fatto passare la delibera e ho chiesto all’assessore di ripresentarla inserendo dei paletti: entro sei mesi voglio le valutazioni”.
“Non voglio fare la guerra, ma con la burocrazia della Regione sono costretto a fare il maresciallo, il caporale, il colonnello e il generale”.
Schifani ha riferito di essere intervenuto nei confronti della dirigente del dipartimento politiche sociali, Maria Letizia Di Liberti. “Mi avevano riferito che sarebbero serviti alcuni mesi per predisporre il bando per l’assegnazione dei 5 milioni destinati alle associazioni chi vive ai margini della società, è questo non è assolutamente possibile – ha detto – Con garbo ho intimato alla dirigente di fare subito il bando”.
Schifani ha riferito di essere intervenuto nei confronti della dirigente del dipartimento politiche sociali, Maria Letizia Di Liberti. “Mi avevano riferito che sarebbero serviti alcuni mesi per predisporre il bando per l’assegnazione dei 5 milioni destinati alle associazioni chi vive ai margini della società, è questo non è assolutamente possibile – ha detto – Con garbo ho intimato alla dirigente di fare subito il bando”.