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Agrigento ancora al centro dello scontro tra esponenti di maggioranza e i rappresentanti della Lega. Protagonisti sono stati il presidente del Consiglio Comunale, Daniela Catalano, che avrebbe fatto allontanare dall’Aula il capogruppo del partito di Matteo Salvini, Nuccia Palermo.
A sottolinearlo la stessa esponente leghista, che in un video ha spiegato l’accaduto.
“Gravissimo precedente, quello accaduto ieri – racconta Nuccia Palermo – dove un presidente del Consiglio, eletta nelle liste dell’ex ministro Angelino Alfano e parente di quest’ultimo, allontana un consigliere comunale della Lega impedendogli di partecipare alla discussione su di una proposta di delibera per un finanziamento di ben 2 milioni di euro (Anas) modificando di fatto i numeri in Aula per l’approvazione”.
“La motivazione per la quale il presidente Catalano – continua – ha chiesto il mio allontanamento dall’Aula mi destabilizza e mi fa sorridere. Nessuno riprenda il proprio intervento, ha tuonato il Presidente, dimenticando che l’era alfaniana è terminata già alle urne di qualche mese fa. Agrigento non china il capo e la gente chiede di poter vedere ciò che accade senza limitazioni di sorta. Per non parlare poi, del distorcimento interpretativo, che spero non sia intenzionale, dove l’unica autorizzazione che spetta dare al presidente è quella di riprendere i lavori d’aula e non di autorizzare o meno a un eletto di riprendere se stesso la cui immagine è pubblica, durante una seduta pubblica e pagata con soldi pubblici “.
“Cara Daniela Catalano – conclude Palermo – Agrigento ha bisogno di trasparenza e la gente ormai la pretende. Il tentativo di bloccare il cambiamento è l’ennesimo autogol politico di una sinistra ormai sconfitta e alla deriva”.