Come in ogni grande famiglia, c’è sempre qualcuno che rimane scontento. Fa discutere l’ultima variazione di bilancio in corso di valutazione nelle commissioni parlamentari di merito all’Ars. A breve, Sala d’Ercole procederà all’analisi del ddl che mira ad aprire, ancora una volta, i cordoni della spesa regionale. Fondi in arrivo per l’agricoltura, per le attività produttive e per il dipartimento della Protezione Civile. E per gli altri assessorati? E’ rimasto poco o quasi nulla. Da diversi settori dell’amministrazione regionale erano arrivate richieste d’integrazione, a cominciare dagli assessorati alla Famiglia e agli Enti Locali.
Solo 12,5 milioni all’assessorato alla Famiglia
Proposte di modifica alla “manovrina” che, nel complesso, valevano circa 72 milioni. Ma del corpus di richieste arrivato dall’assessorato alla Famiglia è stato integrato soltanto il fondo, da 12,5 milioni di euro, da destinare alla disabilità e ai soggetti non autosufficienti. Ciò, si legge nel documento proposto dall’assessore Nuccia Albano, “al fine di garantire l’attuazione dei livelli di assistenza da destinare, nei limite degli stanziamenti, ai soggetti disabili definendo le modalità di attuazione dei servizi inglobando sia le risorse regionali che statali“.
Accantonate richieste su fondi per disabili e accoglienza
Niente da fare, come sopra ricordato, per tutte le altre proposte provenienti dall’assessorato guidato dall’esponente della DC. Saltano infatti, almeno per il momento, i fondi per i servizi integrativi migliorativi ed aggiuntivi in favore degli studenti disabili delle scuole di primo e di secondo grado, per il rimborso delle spese di ricovero dei minori sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria Minorile, per i centri anti-violenza e case di accoglienza, per le spese delle comunità alloggio per i ricoveri dei pazienti dimessi dagli ex ospedali psichiatrici, nonché per i trasferimenti per l’attività di assistenza agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali con particolare riguardo ai servizi di trasporto. Fatto sul quale sono arrivate critiche in commissione Bilancio dalle opposizione e dal deputato regionale Ignazio Abbate, il quale ha preannunciato che, sulla questione, presenterà alcuni emendamenti.
Fuori i 20 milioni per gli Enti locali
Per il momento rimane fuori dai giochi anche l‘assessorato agli Enti Locali di Andrea Messina. L’esponente democristiano aveva chiesto 20 milioni di euro da destinare ai comuni siciliani per il rifacimento di strade e edifici. “La norma trae origine – si legge nella proposta di modifica dell’assessore Messina – dalla considerazione che i trasferimenti agli enti locali dell’Isola, nel tempo, hanno subito una sempre più drastica riduzione e al fine di consentire l’ordinaria manutenzione del patrimonio comunale e di garantire, anche in termini di sicurezza, il buono stato e la fruizione delle strutture di viabilità, si propone il trasferimento di risorse“.
Nessuna richiesta dalla Sanità. Si cerca una sintesi nella maggioranza
Ma nonostante ciò, dalla commissione Bilancio non è arrivata una risposta affermativa. Nessuna voce in manovrina anche per la Sanità guidata da Giovanna Volo, dalla quale però non sembrano essere arrivate proposte di modifica in tal senso, fatto che ha stupito più esponenti della maggioranza. La discussione proseguirà domani in commissione Bilancio con alcune audizioni e poi si procederà in aula. Ma prima di portare il testo a Sala d’Ercole, servirà un accordo di massima nella maggioranza. Ciò al fine di evitare l’ennesimo caso, come avvenuto per il ddl sulle Province o per quello sugli Enti locali.