Aumentano gli alunni disabili che in Sicilia frequenteranno il prossimo anno scolastico, ma i posti in organico di diritto rimangono inalterati. Una decisione che ha fatto inalberare i sindacati, oggi convocati presso l’Ufficio scolastico regionale, sia perchè viene compromessa la continuità didattica a svantaggio degli studenti e sia perchè in questo modo si riducono le chance dei docenti siciliani immessi in ruolo al Nord di poter rientrare sfruttando le assegnazioni in deroga al titolo della specializzazione necessaria per il sostegno.
Un provvedimento che peraltro, fanno notare le organizzazioni sindacali, non tiene conto dell’aumento dei disabili gravi, ovvero di coloro che hanno bisogno di un sostegno totale, passati dal 50.02% al 51.2%. Alunni che nella maggior parte dei casi hanno maturato un rapporto di conoscenza e confidenza con il proprio insegnante di sostegno e che con molta probabilità dovranno ricostruire con enormi disagi e difficoltà.
I sindacati contestano l’incoerenza del Ministero che proprio alcune settimane fa aveva deciso di ridurre la dotazione organica comune proprio perchè era stato registrato un calo della popolazione scolastica.
“Non si comprende – spiegano in una nota l’Flc Cgil, la Cisl e la Uil Scuola – il criterio adottato che prevede, a fronte di un decremento consistente della popolazione scolastica siciliana un conseguente decremento di posti comuni pari a 175, e al contrario, perché ad un aumento di 724 alunni disabili sul territorio siciliano non si assiste, invece, ad un altrettanto consequenziale aumento di posti in organico di diritto, rimandando la gestione del problema all’assegnazione di posti in deroga ed ai decreti del direttore regionale che tentano, invano, di chiudere le innumerevoli falle aperte dalle sentenze positive che danno ragione alle famiglie degli alunni ricorrenti che vedono calpestati ingiustamente i propri diritti”.
Per Graziamaria Pistorino, segretaria della Flc Cgil Sicilia, ci sono i margini per trovare una soluzione. “Il tema – spiega – è all’ordine del giorno della discussione sul contratto integrativo sulle utilizzazioni avviata il 3 maggio scorso al Miur. Sulla base delle prime anticipazioni forniteci dall’Usr si stima che i posti in deroga per il sostegno in Sicilia per il prossimo anno scolastico saranno circa 7 mila. Riteniamo che questo numero potrebbe consentire la piena occupazione dei docenti precari specializzati, il rientro anche dei docenti di ruolo al Nord privi di specializzazione e, infine, l’assegnazione di incarichi annuali per i precari siciliani non specializzati”.